Due documentari, selezionati ne L’Italia che non si vede, rassegna itinerante di cinema del reale promossa da Ucca e giunta alla nona edizione, sono in lizza agli European Film Awards (EFA), i premi al cinema europeo che verranno assegnati il 7 dicembre a Berlino.
Si tratta di Selfie di Agostino Ferrente e de La scomparsa di mia madre di Beniamino Barrese.
La legalità è il tema centrale di Selfie, nel quale il regista torna in un luogo ormai trasfigurato dall’immaginario televisivo (e cinematografico) quale sono le periferie violente di Napoli, superando gli stereotipi e affidando il racconto all’auto-rappresentazione della vita quotidiana di due ragazzi ‘normali’ (uno lavora presso un bar, l’altro vuole diventare parrucchiere), che non fanno parte di alcuna ‘gang, e questo, al rione Traiano, appare quasi un gesto rivoluzionario.
È una donna straordinaria la protagonista de La scomparsa di mia madre, Benedetta Barzini, proto-top-model nella New York della Factory wahroliana, sottrattasi consapevolmente allo stesso sistema capitalista di cui è stata meccanismo per oltre un decennio, poi divenuta giornalista, docente di antropologia della moda, femminista. «La mia faccia non è in vendita», o «la bellezza non è un merito» sono le frasi che pronuncia nello strenuo corpo a corpo che ingaggia con il figlio Beniamino che non accetta di lasciarla sparire.
Approfondimenti su tutti i film in rassegna su www.uccaarci.com/2019/11/09/discorso-pubblico-e-cinema-del-reale/