Ci sono poi casi, come quello della cooperativa Lavoro e non solo, dove l’agricoltura praticata con tutta la dovuta attenzione e cura dell’ambiente e del lavoro diventa anche occasione di riscatto sociale di un territorio difficile. La cooperativa gestisce dal 2000 un’azienda agricola sui terreni confiscati alla mafia nei territori di Corleone, Monreale e Canicattì. E dal 2005, insieme all’Arci, organizza campi di formazione e studio con il progetto Liberarci dalle spine.
L’attività agricola, condotta interamente secondo i principi della coltivazione biologica, va di pari passo con l’impegno della cooperativa in fatto di inserimenti lavorativi di persone migranti e persone con problemi di salute mentale. Della cooperativa siamo soci sostenitori, convinti che un territorio violentato dalla criminalità possa rinascere attraverso le buone pratiche dell’inclusione e dell’agricoltura di qualità. Oltre alle attività legate all’agricoltura, la cooperativa Lavoro e non solo gestisce Casa Caponnetto, adibito a ostello, e un altro immobile adibito a laboratorio di confezionamento dei legumi.
Tutte le info per gli ordini e il catalogo dei prodotti si trovano su cooperativalavoroenonsolo.it