Giardino Botanico Alpino – Viote del Monte Bondone – +39 0461 948050 – https://www.muse.it/home/scopri-il-museo/il-muse-sul-territorio/giardino-botanico-alpino/
Museo Palafitte Lago di Ledro – Via Lungolago 1 (Val di Ledro, frazione di Molina) – +39 0464.508182 – https://www.muse.it/home/scopri-il-museo/il-muse-sul-territorio/palafitte-ledro/
Museo Geologico delle Dolomiti – Piazza SS. Filippo e Giacomo 1 (alta Val di Fiemme, Pedrazzo) – +39.0462.500366 – https://www.muse.it/home/scopri-il-museo/il-muse-sul-territorio/museo-geologico-delle-dolomiti-di-predazzo/
Terrazza delle Stelle – via Sardagna, (Candriai – Vaneze – Vason) – +39 0461.270311 – https://www.muse.it/home/scopri-il-museo/il-muse-sul-territorio/terrazza-delle-stelle-viote-del-monte-bondone/
All’interno della Rocca, antico castello medievale, ha sede il Museo di Riva del Garda, con le sue sezioni permanenti, gli spazi riservati alle mostre temporanee e lo spazio-laboratorio INvento rivolto ai più piccoli e alle famiglie.
Affacciato sulle acque del lago di Garda, il Museo costituisce una delle due sedi espositive del MAG, insieme alla Torre Apponale e a Forte Garda sul monte Brione.
Nelle sedi del Museo Alto Garda, storia, archeologia, paesaggio, arte e contemporaneità dialogano in un reciproco confronto il cui esito è il prodotto di una ricerca che guarda al proprio patrimonio per interpretare il presente e il futuro.
Un castello sontuoso, immerso tra i meleti della Val di Non. All’interno si possono ammirare gli arredi originali dal XVI secolo in poi, oltre ad opere d’arte, armi, porcellane. Un must per chi ama la storia!
Il Castello di Rovereto ospita dal 1921 le collezioni del Museo Storico Italiano della Guerra. La visita al Museo e al Castello prevede un percorso unico, articolato in due parti: la prima dedicata alla storia degli eserciti e delle guerre tra l’Ottocento e la Prima guerra mondiale, la seconda incentrata sull’architettura del Castello e sulle collezioni di armi dell’età moderna (XV-XVIII secolo). Da maggio ad ottobre è possibile visitare anche la sezione “Artiglierie della Grande Guerra 1914-18”, con ingresso da piazza del Podestà, a pochi passi dalla biglietteria.
Il Museo illustra il sistema di sussistenza agrosilvopastorale delle valli del Trentino, le lavorazioni artigiane che lo contornano e le testimonianze dell’arte e della devozione, della musica e del folklore. Il percorso è una lunga elica continua, che attraversa 43 sale suddivise in 25 sezioni su 5 livelli.
Mostre ed eventi in una cornice prestigiosa. Da vedere, oltre alla cappella di San Martino con affreschi del XIII secolo, la sequenza di sale arredate, una sezione archeologica e una pregiata collezione di mobili intarsiati, affreschi, antiche armi provenienti dal Museo Castello del Buonconsiglio di Trento, di cui il maniero è sede distaccata.
Castel Beseno: la più grande fortezza antica della regione, a guardia della Valle dell’Adige. Tante le proposte dedicate alla conoscenza della struttura difensiva rinascimentale e alle tecniche e strategie belliche dell’epoca, continuano le iniziative a Castel Beseno con attività di scoperta dedicate alle famiglie e percorsi per le scuole, per indagare la più importante ed estesa fortezza rinascimentale del territorio trentino.
Castel Caldes | Borgo Castello, Caldes – https://www.buonconsiglio.it/castel-caldes/
Castel Beseno | via Castel Beseno, Besenello – https://www.buonconsiglio.it/castel-beseno/
Castel Stenico | via Castello Stenico – https://www.buonconsiglio.it/castel-stenico/
Castel Thun | via Castel Thun – Vigo di Ton – https://www.buonconsiglio.it/castel-thun/
È uno dei primi musei diocesani fondati in Italia. È trascorso più di un secolo da allora e molti sono stati i cambiamenti che hanno connotato il percorso di crescita di questa istituzione. Il museo è stato da principio laboratorio didattico per i seminaristi e ‘luogo sicuro’ per taluni beni della diocesi esposti al rischio di furto o degrado. Ma un museo non può certo limitarsi a custodire e preservare le testimonianze di arte e fede del territorio di propria competenza, né può esaurire il proprio compito nel semplice ‘mostrare’. Un museo non è un deposito né una vetrina.
L’ edificio nel quale ha sede il Museo Diocesano Tridentino, comunemente denominato Palazzo Pretorio, fu dall’Alto Medio Evo residenza dei Vescovi di Trento. In epoca imprecisata, tra IX e X secolo, la basilica cimiteriale di San Vigilio assunse la funzione di cattedrale cittadina, ruolo assegnato in precedenza all'”ecclesia intra civitatem” di cui parla la Passio Sancti Vigilii, ubicata nell’area della chiesa di Santa Maria Maggiore. Fu allora che la residenza vescovile venne trasferita dalla sua sede più antica all’area compresa tra i resti della Porta Veronensis e la testata della basilica vigiliana: qui fu eretto il “palatium episcopatus”, dotato di una propria cappella dedicata ai Santi Biagio e Lucia. L’edificio si componeva presumibilmente di una serie di case murate e cortili.