Arti visive, letteratura, musica, teatro sono gli ambiti di ricerca della Fondazione Malvina Menegaz, una proposta che comprende mostre, attività educative, concerti, incontri, spettacoli e approfondimenti culturali capaci di offrire al pubblico momenti di confronto e di proporre spunti per una lettura critica del nostro contemporaneo.
Agenzia di spettacolo e animazione artistica.
Il Museo civico di Teramo, o anche Pinacoteca Comunale, raccoglie i più importanti pezzi dell’arte dal Quattrocento fino alla fine del Ottocento, di Teramo e dei dintorni. È allestito al centro della Villa Comunale, nelle 15 sale di un palazzo ottocentesco al centro del giardino.
Il NACT raccoglie una collezione di storia della moda dalla fine del Settecento al Primo dopo Guerra. Con più di 500 pezzi rappresenta una delle più grandi collezioni italiane della storia tessile ottocentesca.
Il museo nasce per conservare e celebrare la storia di Civitella: città regia, città nobiliare, città di frontiera, città dei grandi scambi culturali e commerciali.
Il percorso, attraverso diverse sale, si concentra soprattutto sull’evoluzione stilistica e sul naturale cambiamento delle forme nel confezionamento dell’abito, in modo più specifico su quello femminile. Non mancano però esempi di capi maschili e da bambino, nonché abiti sacri e militari. L’esposizione, in locali medioevali, è caratteristica e dinamica, si arricchisce di una camera da letto ottocentesca, macchine per cucire, telai, una particolare macchina lavatrice della prima metà del secolo XX ed una carrozzina Giordani anni Trenta.
Il museo archeologico, ospitato nell’ottocentesco palazzo del Tribunale, si divide in due sezioni. La prima descrive nell’allestimento la fase di Interamnia dal XII secolo a.C. al VII d.C. esponendo testimonianze provenienti dai siti cittadini come il teatro, l’anfiteatro e le domus, tra le quali spicca quella del leone con lo straordinario mosaico. Tra gli oggetti di questa sezione si distinguono diverse sculture romane di pregio in marmo bianco, come il ritratto di Settimio Severo. La seconda sezione al piano superiore narra la storia del territorio, abitato dai pretuzi e dai piceni, dalla Preistoria al Medioevo.