La conversione ecologica degli eventi culturali

Venerdì 10 maggio a Pesaro, nell’ambito del programma di Pesaro Capitale italiana della cultura, Arci – insieme ad Arci Marche – ha organizzato la conferenza ‘La cultura è il terreno dell’imprevedibile’, con la partecipazione di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, Matteo Lepore, sindaco di Bologna, dell’On. Irene Manzi, di Antonella Agnoli e di Walter Massa, presidente nazionale Arci.

Alla conferenza hanno partecipato anche diversi referenti territoriali di Arci e Marta Lovato di A Sud, per raccontare le dimensioni generative della promozione culturale dal basso attivata dai centri culturali e circoli Arci in tutta Italia. Sono state raccontate diverse progettualità culturali che, in maniera indipendente e collaborativa, contribuiscono quotidianamente a combattere omologazione e isolamento, dalle periferie dei grandi centri fino alle aree interne.

La biodiversità culturale dei territori è garantita dalla capacità del terzo settore di rispondere ai bisogni sociali e culturali, anche attraverso strumenti innovativi di collaborazione e cooperazione con la Pubblica Amministrazione.

La conferenza è stata anche l’occasione di lancio della collaborazione che Arci e A Sud stanno portando avanti nell’ambito di diversi progetti sostenuti dal programma TOCC per la conversione ecologica degli organismi culturali e creativi promosso dal Ministero  della Cultura.

Grazie al progetto EcoRoutes di Arci nazionale, A Sud sta realizzando l’assessment dell’impronta di carbonio dei tre eventi nazionali di Arci:  eQua, Sabir e Strati della Cultura. Attraverso questo processo di valutazione verranno elaborati degli action plan specifici per la sperimentazione di pratiche di conversione ecologica degli eventi culturali.

Allo stesso tempo, grazie ad una partnership con la Fondazione Ecosistemi A Sud promuoverà ECO – Ecologicamente culturali: un percorso di capacity building per 25 operatori culturali di Arci impegnati nell’organizzazione di festival su tutto il territorio nazionale.

Per Arci questo percorso contribuisce anche a motivare ulteriormente l’impegno nella costituzione dell’Alleanza per le Transizioni Giuste, nella convinzione che ogni progetto culturale oggi debba ragionare in un’ottica ecosistemica, riflettendo sui processi e sugli esiti che comporta dal punto di vista sociale ed ecologico.

“La crisi climatica è una crisi culturale: è fondamentale cambiare le narrazioni e le pratiche per affrontarla efficacemente. In questo contesto, la collaborazione con Arci ha un valore politico e trasformativo: l’arte e la cultura non solo rispondono al mondo che ci circonda, ma plasmano attivamente le nostre esperienze individuali e collettive, guidando la direzione che prendiamo. Attraverso questa collaborazione, intendiamo non solo rispondere alla crisi climatica, ma anche trasformare il settore culturale adottando pratiche sostenibili e promuovendo una cultura della responsabilità ambientale e sociale. Insieme ad Arci lo facciamo attraverso la consapevolezza, la formazione e la messa in discussione del paradigma dominante, sfidando lo status quo” afferma Laura Greco, presidente di A Sud.

“Da Pesaro lanciamo una nuova sfida per i nostri circoli e festival, pensare ecologicamente gli eventi culturali per promuovere e sensibilizzare le comunità rispetto al tema non più rimandabile della crisi climatica. Questo percorso ribadisce il nostro impegno per rendere ancora più inclusivi, attraversabili ed ecologici i nostri spazi e le nostre pratiche culturali”, dichiara Walter Massa, presidente nazionale di Arci.