ROMA, 2 GIUGNO 2023 – “Le responsabilità di Frontex e delle autorità italiane nella strage di Steccato di Cutro dello scorso 26 febbraio erano evidenti fin dall’inizio. Le abbiamo denunciate da subito, al di là della verità giudiziaria che stabilirà la magistratura. Le indagini del Tribunale di Crotone sembrano andare proprio nella direzione da noi indicata: le autorità non potevano non sapere e hanno deciso di adottare misure di controllo anziché di salvataggio. Altre prove che confermano quanto diciamo fin da quelle terribili ore sono state pubblicate adesso dal gruppo di giornalisti indipendenti di Lighthouse Reports, evidenziando responsabilità pubbliche sia di Frontex che delle autorità italiane”.
Queste le dichiarazioni di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione di Arci nazionale, dopo la pubblicazione dell’inchiesta giornalistica sul naufragio di Cutro di Lighthouse Reports, a cui hanno lavorato Domani, Süddeutsche Zeitung, Sky News, El Pais e Le Monde.
“Che il governo – prosegue Miraglia – si sia riunito proprio a Cutro nelle ore successive, senza degnare di un gesto di umanità né le vittime né le famiglie arrivate da ogni parte del mondo, conferma l’orientamento disumano dell’esecutivo, che giustifica qualsiasi comportamento, anche il più illegittimo”.
“Se a Cutro fossero morti degli italiani – aggiunge Miraglia – avremmo assistito a code di ministri ed esponenti della maggioranza. Invece, davanti a decine di bare, molte delle quali di bambini, di persone provenienti dall’Afghanistan e in fuga da Erdogan che li sta rimpatriando, eseguendo atti illegali in nome e per conto dell’Europa che paga la Turchia per compiere questi crimini, Meloni & C. non si sono degnati di un gesto di cordoglio, alimentando l’idea, del resto esplicitata nelle ore immediatamente successive alla strage dal Ministro Piantedosi, che quei morti erano colpevoli. Colpevoli di voler salvare se stessi e i loro figli”.
“Oltre alla verità giuridica – sottolinea Miraglia – emerge una verità politica, responsabilità in capo alle autorità italiane e a Frontex che questa inchiesta indipendente mette a nudo, come avevamo già denunciato come associazioni”.
“A Steccato di Cutro – conclude Miraglia – è tornata l’ombra della strage di stato, non si è trattato di una tragica fatalità. Le vittime, il Paese, la nostra democrazia, esigono giustizia. Noi continueremo a chiederla con tutte le nostre forze e chiediamo al Parlamento di farlo ancora di più oggi, alla luce di queste nuove evidenze”.