L’estrema destra in Polonia, negli ultimi venti anni, ha organizzato una guerra contro la libertà di espressione artistica, la libertà di parola, l’autonomia delle istituzioni culturali e il diritto alla cultura.
Nel 2015 il Partito Polacco Legge e Giustizia e il suo Ministero del Patrimonio Culturale Nazionale – subito dopo aver ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni – ha apertamente richiesto la trasformazione della cultura polacca in uno specchio del fervore patriottico del partito e dei valori cristiani ancorati alla famiglia tradizionale. Il partito di governo ha quindi promosso nuove istituzioni culturali, cambiando i direttori delle istituzioni che dipendono dal Ministero del Patrimonio Culturale, dominando i media pubblici, e limitando il sostegno economico alle organizzazioni di società civile che non condividono la loro visione del mondo. Nello stesso tempo, c’è una resistenza culturale che ha continuato a coltivare la creatività, l’impegno sociale, l’attivismo e le arti critiche. Nell’ottobre 2016 più di 3000 partecipanti hanno preso parte al Congresso della Cultura Cittadina a Varsavia. Il Teatro Powszechny ha giocato un ruolo cruciale nell’organizzazione del Congresso intrecciando produzioni artistiche, collaborazione con le organizzazioni di società civile e produttori di cultura indipendente, movimenti sociali e associazioni di quartiere. Nel 2017, i movimenti sociali che difendono la cultura contro i disegni politici della destra estrema sono cresciuti – il movimento Cultura Indipendente ha pubblicato una lista di richieste legate alle libertà culturali, indirizzate al governo e firmate da oltre seimila cittadini; gli artisti si stanno organizzando in associazioni; i sindacati si incontrano regolarmente per discutere le tattiche per opporsi alla trasformazione del terreno culturale a partire dalla situazione dei lavoratori culturali. Il Teatro Powszechny prosegue il suo lavoro. Il 18 e il 19 novembre 2017 il teatro sta organizzando un Forum sul Futuro della Cultura – per riunire movimenti sociali ed attivisti a collaborare per una cultura democratica polacca. Il Teatro ha invitato rappresentanti di altre istituzioni culturali di Varsavia, di università, dei media, e collettivi cittadini a co-promuovere l’incontro. Parteciperanno anche esponenti di movimenti culturali e sociali di altri paesi europei, oltre che i movimenti sociali polacchi – movimenti civici, gruppi femministi, movimenti per i rifugiati, sindacati, gruppi ecologisti, e coloro che lottano per il rispetto dei diritti fondamentali e della democrazia in Polonia. Chiediamo solidarietà internazionale con gli attivisti e gli operatori culturali in Polonia. Esprimete il vostro sostegno, unitevi alla nostra lotta per difendere il diritto fondamentale alla cultura. Ci basta qualche frase di sostegno, o qualunque cosa vogliate. Le diffonderemo in Polonia e le invieremo ai politici per dimostrare che non siamo soli nella nostra lotta e che gli occhi del mondo ci guardano.
Su arci.it il Manifesto per il Futuro della Cultura: Incontriamoci!