07 November 2020
Il nuovo decreto Ristori varato dal governo è una buona notizia per l’Arci e per l’associazionismo di promozione sociale e culturale e rappresenta il riconoscimento del suo ruolo indispensabile nel Paese.
Sono state infatti accolte le nostre richieste per l’istituzione di un fondo destinato a tutti i circoli, alle attività economiche non commerciali degli enti del Terzo settore, correggendo una mancanza per noi inaccettabile che avrebbe portato moltissimi circoli, costretti alla chiusura dalle nuove misure anti Covid, a non essere nelle condizioni di riaprire per riprendere le loro attività.
E’ stato ascoltato il nostro grido di allarme, lanciato per richiamare l’attenzione sulla grave crisi che da nord a sud sta colpendo l’associazionismo diffuso di promozione culturale e sociale, e che ha visto l’Arci nei giorni scorsi mobilitarsi in tutta Italia, coinvolgendo oltre 2mila circoli in 15 regioni con la partecipazione di centinaia di migliaia di socie e soci.
Siamo consapevoli che la crisi non è passata e che ci attendono ancora mesi durissimi, ma il fondo del decreto Ristori dedicato agli enti del Terzo settore, anche se non risolutivo per l’associazionismo di promozione sociale, è un riconoscimento dell’importanza della nostra funzione e ci permetterà di sopravvivere e continuare a svolgere il nostro ruolo di vicinanza e prossimità essenziale per tantissime persone in tutta Italia. Per non lasciare nessuno da solo.