Mercoledì 12 marzo 2025 a Brescia 

la quinta tappa della campagna nazionale promossa da
ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica, Legambiente e Libera
per chiedere impegni concreti e tempi certi per la bonifica del SIN Brescia–Caffaro 

 

Ore 11:30 | flash mob “Ecogiustizia subito!”  

Presso Corso Zanardelli (ingresso Teatro Grande)
 

Ore 20:30 | Assemblea pubblica con
discussione e firma del “Patto di Comunità”  

Presso Teatro Comunale, via Livorno 7
 

La campagna nazionale “Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato”, promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica, Legambiente e Libera, fa la sua quinta tappa a Brescia, in Lombardia, mercoledì 12 marzo 2025, con il patrocinio della Città di Brescia. L’obiettivo è accendere i riflettori sul Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Brescia-Caffaro, chiedendo impegni seri sulla bonifica e/o la messa in sicurezza delle aree contaminate all’interno del SIN e fuori dal SIN, affermando il diritto alla salute, la giustizia ambientale e il principio del “chi inquina paga”.  

La tappa inizierà alle ore 11:30 con il flash mob “Ecogiustizia subito!” organizzato dalle associazioni in Corso Zanardelli (ingresso Teatro Grande).

Seguirà alle ore 20:30 presso il Teatro Comunale (via Livorno 7) un’Assemblea pubblica con la discussione e la firma del “Patto di Comunità” facendo il punto sullo stato della bonifica e sulle proposte e le azioni prioritarie per la messa in sicurezza e una transizione ecologica del territorio colpito. 

Interverranno: 

  • Stefano Ciafani – Presidente Legambiente 
  • Francesco Scoppola – Presidente AGESCI 
  • Camilla Bianchi – Assessora all’Ambiente del Comune di Brescia 
  • Ettore Brunelli – Coordinatore Consulta Ambiente del Comune di Brescia 
  • Silvia Motta – Ersaf Lombardia 
  • Barbara Meggetto – Presidente Legambiente Lombardia 
  • Claudia Cauzzi – Presidente Consiglio di Quartiere Chiesanuova 
  • Stefania Romano – Presidente ACLI provinciale 
  • Sirio Frugoni – Presidente Diocesano Azione Cattolica 

 

Ecogiustizia subito, in nome del popolo inquinato è la campagna promossa da ACLI, Azione Cattolica Italiana, Agesci, Arci, Legambiente e Libera per chiedere giustizia ambientale e sociale nei Siti d’interesse nazionale (SIN) in attesa di bonifica. Articolata in sei tappe, la campagna chiede impegni concreti e tempi certi per le bonifiche, l’applicazione del principio “chi inquina paga”, il diritto alla salute e piani di riqualificazione e riconversione dei siti produttivi, coinvolgendo le comunità locali, nell’ottica della transizione ecologica.