La campagna tesseramento 2019-20, per la prima volta, è stata affidata a una disegnatrice molto nota in Italia, protagonista del giornalismo italiano da molti anni e autrice tutti i giorni su La Repubblica di una rubrica sull’attualità.
ElleKappa è molto conosciuta, ma altrettanto schiva e riservata, lo sa che firmando l’immagine della tessera Arci passerà nelle mani di più di un milione di persone, qual è il suo primo ricordo legato al mondo Arci?
Il mio primo ricordo si perde nella notte dei tempi, dunque parlerei più di atmosfere e stati d’animo, circoli piccoli, periferia di Roma, pubblico giovanissimo in cui ciascuno si riconosceva nell’altro nel comune sentire e nell’abbigliamento (dettato solo dalla povertà…) e l’emozione di poter vedere e sentire da vicino artisti straordinari come Giovanna Marini, Ivan della Mea e Paolo Ciarchi, i Quilapayun, insomma, un vero privilegio tenendo conto di quanto costasse poco poter accedere agli spettacoli. Talmente poco che anche io me lo potevo permettere.
Insieme, per passione, che è una sua idea particolarmente efficace per la comunità Arci, come è nata?
Secondo me la passione per la democrazia, per l’impegno sociale, per l’arte e la cultura in tutte le loro declinazioni è il sentimento reciproco che unisce l’Arci alla sua comunità. Anche se di questi tempi ci vuole pure tanto coraggio, capacità di resistere e tanta tanta pazienza.
Rispetto al suo lavoro quotidiano su La Repubblica, la vignetta politica che ruolo può avere in un contesto tanto confuso come quello italiano, non pensa che la realtà spesso superi la creatività e che la satira rischia di essere depotenziata?
Effettivamente il rischio di venire sopraffatti da questo nuovo corso della politica che sabota ogni logica ed è ridicola e tragica al tempo stesso, esiste. Una volta bastava dire «il re è nudo», ora invece il re non solo è nudo ma se ne vanta e balla al Papeete tra gli applausi del famoso popolo sovrano.
Insomma, una sfida difficile per la povera vignetta che deve lottare quotidianamente per non farsi travolgere dal frastuono di questo nulla e riuscire a guadagnarsi l’attenzione di chi ancora non si arrende.
E anche qui ci vuole passione e tanta, tanta pazienza.