Scrittore e politico palestinese. Accettò di rimanere nello Stato di Israele e ne assunse la cittadinanza, prodigandosi per la difesa dei cittadini arabi come giornalista (fu direttore del più importante quotidiano israeliano di lingua araba negli anni 1948-90) e come deputato comunista al parlamento israeliano per più legislature. Reazioni controverse suscitò il romanzo Le straordinarie avventure di Felice Sventura il pessottimista (1974; ora con il titolo Il pessottimista: un arabo d’Israele), che unisce innovazioni stilistiche e temi scottanti, legati alla «dualità» degli arabi d’Israele, sotto l’insegna di uno stile brillante e sarcastico, tessendo una cronaca dell’assurdità quotidiana e insieme un’ironica lezione di storia contemporanea. Tra le altre sue opere: Peccati dimenticati (1985), la raccolta di racconti Sestina dei Sei giorni (1968), Soraya figlia dell’orco (1991, nt), in cui l’apparizione di una creatura selvaggia è pretesto all’esplorazione dell’«esilio interiore».