Nella seduta della Camera dei Deputati del 23 settembre è stata finalmente approvata dal parlamento italiano la legge di ratifica della ‘Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società’ del 2005, sottoscritta dall’Italia nel 2013.
Siamo davvero soddisfatti di questo risultato e ringraziamo tutti i gruppi parlamentari che si sono spesi in questi mesi per portare a termine il lunghissimo iter della legge.
Finalmente anche il nostro Paese si doterà di strumenti per supportare gli obiettivi della Convenzione, testo rivoluzionario che rinnova profondamente il concetto stesso di patrimonio culturale.
La Convenzione si basa sul principio che il patrimonio culturale di un paese sia in tutto e per tutto un’eredità che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione.
Si sancisce che le comunità possano prendersi cura attraverso processi partecipativi di tale patrimonio per “sostenerlo e trasmetterlo alle generazioni future”, rendendolo accessibile a tutti.
Molte delle associazioni Arci sono impegnate costantemente nel promuovere progetti e attività che rafforzano le esperienze culturali diffuse e attivano la partecipazione dei cittadini nel prendersi cura di beni culturali, materiali e immateriali perché rilevanti per lo sviluppo territoriale, l’inclusione sociale, il benessere delle comunità.
La ratifica della Convenzione consentirà all’Arci e a tutto il Terzo Settore di rafforzare il loro impegno per valorizzare lo straordinario patrimonio culturale del nostro Paese coinvolgendo attivamente i suoi cittadini.