Da giorni ci sono polemiche sulla presenza al Salone del libro di Torino (che si terrà dal 9 al 13 maggio) della casa editrice di estrema destra, il cui editore rivendica il sostegno al fascismo. L’editore, fino a qualche giorno fa invisibile ai più, è stato escluso dalla manifestazione ma è innegabile che la polemica gli ha regalato una grande visibilità. La questione sollevata è di drammatica attualità, tanto più che tra due settimane sul voto europeo incombe il rischio dell’avanzata dell’ultradestra.
Sul come comportarsi ci sono state diverse posizioni, ma su una cosa tutte le forze democratiche convergono da tempo: evitare di sottovalutare le pulsioni dell’estrema destra, tali da diventare vere e proprie manifestazioni di apologia del fascismo. La bagarre è poi risultata scontata, tanto più in periodo elettorale, con tutta la gamma del dissenso. Noi al Salone del Libro ci saremo, abbiamo chiesto fin da subito la revoca degli spazi a chi si fa portatore di posizioni pericolose e anche illegali. Infine il fascismo, di ieri e di oggi, si combatte sempre.