A pochi giorni dal 5 febbraio, Giornata nazionale dedicata alla lotta allo spreco alimentare, un’indagine promossa dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna rivela che nel 2017 si è dimezzata la quantità di alimenti che le famiglie italiane hanno gettato nell’umido rispetto al 2016. In un solo anno le famiglie italiane hanno sprecato 61 chili in meno tra frutta, verdura, latticini, con un risparmio di circa 300 euro a famiglia.
Lo spreco casalingo è sceso da 13 ad 8 miliardi. Buttando via il cibo consumiamo suolo, sprechiamo risorse importantissime come le risorse idriche ed energetiche, con un notevole impatto ambientale.
È difficile credere che oggi ancora più di un miliardo di persone nel mondo non abbia accesso al cibo e le principali cause di morte siano la malnutrizione e la fame, nonostante la sovrapproduzione e l’enorme spreco alimentare. Secondo alcuni dati della Coldiretti se si sprecasse il 20% in meno di cibo si potrebbero sfamare circa 8 milioni di persone. Questo dato è indicativo di quanto gli stili di vita possano incidere su grandi e importanti fenomeni quali le diseguaglianze sociali, la sovranità alimentare. In questi ultimi anni si sta sviluppando una sempre maggiore consapevolezza della centralità delle tematiche ambientali e di quanto queste siano indispensabili per un ripensamento del paradigma economico. Spetta a tutti noi, dunque, trovare le soluzioni per uscire dalla crisi economica, per bloccare la crescita esponenziale delle diseguaglianze e per ridistribuire equamente le ricchezze, promuovendo processi politici incentrati sulla sostenibilità delle produzioni e dei consumi, principalmente quelli alimentari. In Italia la Legge 19 agosto 2016, n. 166, Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi, ha impresso un’accelerazione alla lotta agli sprechi. Si sono moltiplicate la campagne di sensibilizzazione sull’educazione alimentare, sul consumo consapevole. Saper fare la spesa aiuta a risparmiare e sprecare meno. Ed è proprio su questo argomento che l’Arci in collaborazione con Aitr ha realizzato, dal 18 novembre al 10 dicembre scorso, la campagna nazionale di sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari Avanzi popolo, con l’obiettivo di promuovere un nuovo approccio rispetto al tema del cibo e dell’alimentazione, focalizzando l’attenzione sulla sostenibilità, sulla tutela delle risorse ambientali, sulla lotta alle diseguaglianze, sul contrasto al disagio sociale e sull’adozione di stili di vita compatibili con il nostro ecosistema.
La campagna ha coinvolto oltre 2000 soci e rappresenta per l’Arci un importante punto di partenza per un processo di sviluppo culturale che, oggi più che mai, non può trascurare la lotta agli sprechi alimentari e la sovranità alimentare, temi che mettono in evidenza le contraddizioni che segnano l’attuale indirizzo politico neoliberista dei Governi occidentali.