Dai diritti universali al reato universale

Dal 16 ottobre la GPAGestazionePerAltri – è un reato universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero, al pari di tortura, genocidio, riduzione in schiavitù. Eppure nel nostro ordinamento la Gestazione per altri era già un reato, perseguibile con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e multe da 600.000 a un milione di euro.
Noi di Arci siamo sconcertatɜ per gli applausi di gioia che si sono levati dai banchi delle destre dopo il voto in Senato. Gesti scomposti e crudeli che criminalizzano chi vuole essere genitore alla luce del sole e nella trasparenza di percorsi rispettosi e legalmente riconosciuti in 65 paesi tra cui anche Stati europei e che contribuiscono a diffondere posizioni fondamentaliste e disinformanti in grado di condizionare il dibattito pubblico su questioni delicate e complesse, etiche ma anche concrete perché hanno a che fare con la vita di persone in carne e ossa e con i corpi delle donne in particolare.
In Italia fanno ricorso alla gestazione per altri in modo largamente prevalente coppie eterosessuali, mentre nelle propagandistiche parole delle destre emerge un’ossessiva attenzione per le coppie omogenitoriali da “disciplinare” perché “colpevoli” di proporre modelli di famiglia non “tradizionali” (leggi patriarcali).
Questa legge segna un’altra pagina buia per i diritti in Italia, ma siamo convintɜ si infrangerà sul muro dell’ipocrisia di queste destre.
Noi di Arci continueremo a contrastarla nelle piazze, a prendere parola e posizione a fianco di cittadinə, associazioni lgbtqia+ e non solo, per cercare di rimettere al centro del dibattito pubblico il preminente interesse di bambinɜ, restituire dignità a tante famiglie e promuovere pari diritti per tuttɜ.