History Camp, racconti di viaggio da Montefiorino

Un viaggio tra passato e presente che, attraverso conferenze, trekking, laboratori, musica e incontri, ha l’obiettivo di fornire ai giovani partecipanti gli strumenti per diventare cittadini europei attivi e responsabili: questo è History Camp, campo residenziale di approfondimento sulla storia del Novecento e la cittadinanza responsabile, che si è svolto a Montefiorino dal 20 al 25 agosto. Di seguito, i diari con le esperienze di alcuni dei partecipanti

 

20 agosto

E dopo tanti mesi eccoci qua! Finalmente History Camp 3.0. Le vie della Migrazione a Montefiorino.

Da Modena, da Piombino, da Firenze ma anche da Brindisi col treno e con la macchina ci siamo ritrovati qua nella ridente e ‘fresca’ Montefiorino per incontrarci e confrontarci sulla storia. Fare un ripasso sulla Seconda Guerra Mondiale è dovuto: in un luogo di memoria come questo non si può non visitare il Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza Italiana con i suoi cimeli e con una tecnologia che ti trasporta ‘dentro’ alle battaglie ma anche nelle storie di vita di persone, donne e famiglie.

Ripercorrere la storia delle migrazioni italiane è un po’ ricercarsi e forse ritrovarsi, ma soprattutto scoprire le similitudini con le migrazioni attuali.

 

21 agosto

Con la prima lezione entriamo nel vivo del tema di quest’anno, Oltre i confini: le vie della migrazione, con il professor Antonio Canovi del Laboratorio di Storia delle migrazioni dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Si parla di emigrazione di lungo periodo dalla montagna modenese alla Francia, dalle origini del fenomeno ai giorni nostri, passando per le difficoltà incontrate dai nostri connazionali dall’800 e l’emigrazione assistita durante il fascismo. Dopo la lezione ci mettiamo subito in gioco con Mirco Carrattieri e Chiara Asti del Museo della Repubblica e della Resistenza di Montefiorino. Quest’anno il laboratorio ci chiede di stendere una carta delle competenze minime per essere cittadini italiani, seguendo il metodo che ha portato alla creazione della nostra Carta Costituzionale: l’Assemblea Costituente. Simone viene nominato presidente e i partecipanti si dividono in tre commissioni (Cultura e immaginario, Istituzioni e diritti, Storia e territorio), chiamate a discutere su quali dovrebbero essere i requisiti di un cittadino italiano. Cosa dovrebbe conoscere, fare, acquisire? Alcuni oggetti stimolano la nostra riflessione, dalle leggi del passato e del presente, ad alcune testimonianze del nostro paese, come le canzoni. Confrontarci su questa domanda fa emergere spunti vari e interessanti, ad esempio c’è chi crede che un cittadino dovrebbe conoscere non solo la storia del proprio paese, ma anche le criticità e le crisi del presente. È importante conoscere la lingua, le leggi e la cultura del proprio stato? Nei giorni prossimi ci interrogheremo su questi temi.

 

23 agosto

Nel pomeriggio, nonostante il tempo, ci siamo diretti alla Centrale idroelettrica di Ligonchio (RE). Abbiamo accolto calorosamente le testimonianze del Partigiano Giacomo Notari.  Il racconto che è stato precisamente contestualizzato da Matthias Durchfeld (Istoreco), ci ha riportato ai giorni della Seconda guerra mondiale. Willi (nome di battaglia) dopo l’8 settembre ‘43 entra nella 145° Brigata Garibaldi Franco Casoli che opera tra Ligonchio, Busana e Cervarezza, nella montagna reggiana. Ci ha raccontato dell’ultima grande battaglia per la difesa della centrale idroelettrica di Ligonchio (RE) dal 10 a l 14 aprile 1945.

 

25 agosto

Con una punta di tristezza e tanta soddisfazione, siamo arrivati alla fine di questo percorso: ultimo giorno di History Camp! In mattinata abbiamo esposto le conclusioni del cammino che ci ha visti protagonisti a Montefiorino, sottolineando gli effettivi requisiti necessari affinchè una persona qualunque possa definirsi cittadino, elaborando il motto che ci ricorderà quest’esperienza «L’Italia è una repubblica fondata sulle migrazioni».

Ospiti della giornata sono stati Filippo Miraglia, Claudio Silingardi e Fausto Giovanelli che, coordinati da Gerardo Bisaccia, hanno commentato il lavoro ormai concluso da noi ragazzi.

E poi…’diplomati’! Consegna di attestati e gadget maglietta!