Incredibilmente ignorato dalla giuria veneziana, l’ultimo lavoro di Baumbach è un film sentimentale, nella migliore accezione possibile. Racconta la più banale (e universale) delle storie, un amore che va in frantumi senza essere davvero finito. Le cose della vita.
Sorretto da una coppia di attori in stato di grazia, Scarlett Johansson e Adam Driver, cesellato da una sceneggiatura che scarta magistralmente di registro da momenti di sincero divertimento ad altri di profonda commozione, il film ci ricorda che l’amore non basta, che l’irruzione della vita così come la conosciamo, delle scelte di carriera, della routine, dei rancori trattenuti fanno carsicamente il loro sporco lavoro quotidiano.
«Mi sono innamorata di lui due secondi dopo averlo incontrato. E non smetterò mai di amarlo, anche se ormai non ha più senso», legge con voce rotta il marito dal diario della moglie.
Se vedrete la sequenza finale senza singhiozzare avete un bidone della spazzatura al posto del cuore, come disse, in tutt’altro contesto, un antipatico portiere di una squadra di calcio.
Appena candidato a 6 Golden Globe, si prenderà la meritata rivincita agli Oscar.
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Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=t6YNekYevQ0