Il Forum Civico Europeo lancia la campagna per le elezioni del 2019

«A un certo punto abbiamo capito che le solite manifestazioni non bastavano. E su Facebook abbiamo lanciato l’idea dello sciopero delle donne. Lo sciopero è riuscito nel 90% dei centri abitati polacchi. Facebook può rovinarti la vita, ma può anche salvartela….»

Scherza, Marta Lempart, l’iniziatrice dello Sciopero delle Donne Polacche che ha fermato la legge sul divieto totale di aborto. Racconta che il movimento è ora impegnato su una piattaforma più ampia per una Polonia per tutti e tutte, e si batte anche contro la violenza di genere, per uno stato laico, per l’uguaglianza economica e il sostegno ai disabili e alle minoranze.

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Vogliono che la Polonia resti nell’Unione Europea e chiedono che fascisti e nazisti vengano messi fuorilegge. Nel frattempo, fanno disobbedienza civile per fermarli, e si organizzano in modo orizzontale: «la rivoluzione deve essere delle persone».

Il lancio della campagna del Forum Civico Europeo verso le elezioni europee del 2019 avviene a Bruxelles. Tutti, in tutte le parti d’Europa, combattono contro il risorgere dei vecchi mostri che i troppo ottimisti avevano creduto cacciati per sempre.

Ci sono gli ungheresi, che dicono «È un incubo, sembra di rivivere gli anni ‘30», i romeni da anni capaci di tenere in piedi una grande opposizione sociale contro la corruzione e per lo stato di diritto. Ma anche i danesi: raccontano come le conquiste democratiche vengano ora usate come arma contro i migranti che minaccerebbero i diritti delle donne, le libertà e il modo di vivere.

Si discute quali strategie mettere in campo per resistere e vincere, quali alleanze, quali strumenti – inclusa la richiesta alla Commissione Europea di aprire un fondo per finanziare le associazioni che difendono i valori democratici.

Si chiede l’abbandono delle politiche neoliberiste che, producendo diseguaglianza, hanno diffuso l’insicurezza di cui si nutrono i razzisti e i reazionari.

La presidente dell’Arci Francesca Chiavacci racconta la situazione in Italia, le battaglie per i migranti, le iniziative contro il fascismo che rialza la testa. Sottolinea – come poi farà Marta parlando della Polonia – l’importanza della presenza diffusa dell’associazionismo sul territorio, e la sfida del mutuo soccorso di fronte all’enorme questione sociale.

È diversa dai soliti inutili appelli ai politici, questa mega campagna del Forum Civico Europeo verso il 2019, così si chiama, per «fare l’Europa grande per tutti». Alla politica chiede impegno, ovviamente. Ma l’impegno principale è per noi stessi. A utilizzare tutte le occasioni – per noi anche il Congresso nazionale – per conoscerci meglio ad Est e ad Ovest, darci solidarietà e protezione, difenderci oltre le frontiere, sostenere chi combatte nelle situazioni più dure. Il Forum Civico Europeo ha creato uno strumento molto bello, per aiutare  questo lavoro. Si chiama civicspacewatch.eu, ci sono informazioni e notizie, e serve a qualunque gruppo o associazione per chiedere, dare e ricevere solidarietà.