Il messaggio che ci arriva dal risultato elettorale delle elezioni regionali in Emilia Romagna è chiaro: l’unità, la serietà, il contatto con la realtà, la partecipazione popolare hanno la forza per battere la politica becera fondata sulla propaganda e sulla continua agitazione delle paure.
Oggi chi semina odio, inscena vergognosi teatrini razzisti al citofono, gioca sulla pelle dei bambini e sognava spallate al governo nazionale ha perso sonoramente.
Quello che è accaduto in Emilia Romagna è una lezione che non va ignorata. È stata una miscela di fattori, rivelatisi tutti necessari per battere l’assalto della Lega, riaffermare principi fondamentali come i principi costituzionali e l’antifascismo, consentire la prosecuzione di un’ultradecennale esperienza di buon governo che ha tenuto insieme sviluppo e coesione sociale.
E siamo contenti di aver potuto dare il nostro contributo, attraverso un impegno diretto di tutta l’associazione in una campagna elettorale che è stata fatta soprattutto attraverso il dialogo con i cittadini e proponendo programmi e soluzioni concrete ai loro bisogni.
Indubbiamente hanno avuto un grande ruolo la voglia di tornare nelle piazze, il messaggio antisovranista delle Sardine, con la loro capacità di mobilitazione. L’avanzata delle destre anche dove, come in Calabria, le sinistre escono sconfitte, non è imbattibile e può essere fermata.
Il senso della comunità e la presenza fisica nei territori, il dialogo continuo con la società civile, l’umiltà sono elementi fondamentali da cui ripartire e costruire un’alternativa alla destra.
Sappiamo che il campo progressista, nei territori come a livello nazionale, ha tanto lavoro da fare e una grande responsabilità. Anche l’Arci non si sottrarrà dal dovere di arginare l’offensiva delle destre nel nostro Paese.