Sabato 23 marzo Forza Nuova intende commemorare a Prato i cento anni dalla fondazione dei Fasci di combattimento.
Questa celebrazione nella nostra città è un chiaro e inammissibile sfregio ai valori dell’antifascismo degnamente rappresentati da Prato, Medaglia d’Argento della Resistenza, e una minaccia alla convivenza plurale e pacifica.
In un momento storico in cui la maggior parte degli episodi di violenza e stragismo – dopo quelli legati alla criminalità organizzata e ai femminicidi – avviene per intolleranza o razzismo (come la strage di piazza Dalmazia e il successivo omicidio di Idy Diene, sempre a Firenze) vogliamo affermare in modo fermo e corale che Prato è una città aperta, solidale e antifascista.
Questa parata nostalgica e xenofoba di FN è un’offesa alla memoria delle vittime del fascismo, ai loro parenti, alla nostra storia e all’identità cittadina, a cominciare dai lavoratori tessili rastrellati e deportati proprio nel mese di marzo 1944.
Il fascismo non è ‘passato’ ma è più che mai attuale.
Lo si rivede nei provvedimenti liberticidi e discriminatori che colpiscono diritti civili, spazi pubblici e categorie più sensibili – come minoranze di stranieri, giovani e donne – capri espiatori di campagne politiche che minano la coesione sociale, e soggetti peraltro ad aggressioni non solo verbali o mediatiche, ma sempre più violente e squadriste.
Noi, cittadine e cittadini di Prato e della Toscana respingiamo questa visione e ci opponiamo con fermezza alla concessione degli spazi ad una simile organizzazione, che vuol mettere in pratica una vera ‘invasione’ della nostra città, in spregio ai valori democratici e antifascisti, inscritti nella Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza.
Non si può essere tolleranti con l’intolleranza, con chi fomenta discriminazioni e guerre fra poveri, perché dal ripudio del fascismo nasce l’amore per la libertà.
Perciò vogliamo manifestare in maniera ferma, decisa e pacifica l’opposizione a queste organizzazioni di stampo fascista, facendo appello a tutta la cittadinanza e alle realtà antirazziste e antifasciste del territorio a scendere insieme in piazza sabato 23 marzo, per lanciare il messaggio unitario che simili scorribande non sono benvenute a Prato.