DDL Sicurezza: l’Italia diventa “osservato speciale” nella Watchlist di Civicus Monitor

L'organizzazione internazionale monitora i casi urgenti di deterioramento dello spazio civico

L’Italia è stata inserita nella prima Watchlist 2025 di Civicus Monitor, uno strumento che segnala i casi urgenti di deterioramento dello spazio civico.

Nel nostro Paese, le libertà democratiche – come la libertà di espressione, di riunione pacifica e di associazione – sono sempre più violate, tanto che lo spazio civico è classificato come “ristretto”. L’Italia diventa quindi un “osservato speciale”, soprattutto a causa della prossima approvazione del DDL Sicurezza (o “decreto anti-Gandhi”), del caso Paragon e della vicenda delle persone attiviste trattenute illegalmente in questura a Brescia.

Insieme all’Italia, anche gli Stati Uniti sono stati aggiunti alla lista a causa del rapido declino delle libertà civiche.

Cos’è Civicus Monitor?
È un osservatorio internazionale che monitora lo stato delle libertà civiche in 198 Paesi e territori, segnalando le minacce ai diritti fondamentali e alla società civile.

Oltre all’Italia, nella prima Watchlist 2025 sono stati inseriti anche: Repubblica Democratica del Congo, Stati Uniti, Pakistan e Serbia.


Il comunicato di Civicus Monitor:

Il “disegno di legge anti-Gandhi” (disegno di legge 1236, detto anche “DDL Sicurezza“) peggiorerà il già ridotto rispetto per le libertà di espressione, riunione e associazione.

– I manifestanti pacifici e coloro che esprimono dissenso nei confronti di chi detiene il potere potrebbero subire pene severe, tra cui fino a 20 anni di carcere.

– Il governo Meloni ha usato tattiche dure e immorali contro attivisti e giornalisti.

Se adottata, la proposta di legge italiana “anti-Gandhi” (disegno di legge 1236) eroderà gravemente lo spazio civico del Paese, mettendo a rischio attivistɜ per i diritti umani e giornalistɜ. È probabile che limiti le libertà di espressione, di riunione e di associazione, già in declino sotto la presidente del Consiglio Meloni.

Data la debolezza dello spazio civico, il Paese è stato inserito nella prima Watchlist (lista di osservazione) del CIVICUS Monitor del 2025. Lɜ giornalistɜ, lɜ difensorɜ dei diritti umani e lɜ attivistɜ, in particolare quelli che si occupano di diritti ambientali e dei rifugiati, devono già affrontare crescenti vessazioni legali, azioni penali e detenzioni.

L’Italia raggiunge così la Repubblica Democratica del Congo, il Pakistan, la Serbia e gli Stati Uniti d’America, tutte nazioni che stanno colpendo le libertà civiche.

“Il disegno di legge è un attacco diretto alla libertà fondamentale di protestare pacificamente”, ha dichiarato Tara Petrović, ricercatrice di CIVICUS per l’Europa e l’Asia centrale.

“In tutta Europa, il diritto di riunione pacifica è sempre più minacciato. Questa legge mina ulteriormente l’essenza stessa dell’espressione democratica”.

Dopo l’approvazione della Camera dei Deputati, si prevede che il Senato italiano prenda in esame il controverso disegno di legge questo mese. Questo ampio pacchetto legislativo introduce decine di nuovi reati e pene più severe con il pretesto della sicurezza pubblica.

I manifestanti pacifici e coloro che esprimono dissenso nei confronti di chi detiene il potere potrebbero subire pene severe. Chi protesta contro progetti infrastrutturali potenzialmente dannosi rischia fino a sette anni di carcere. Resistere o aggredire un pubblico ufficiale per “impedire la costruzione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica” comporta una pena fino a 20 anni.

“La legge è la più grande minaccia alla democrazia in Italia nella storia recente. Gli attivisti potrebbero essere condannati a due anni per aver esercitato il loro diritto costituzionale di protestare”, ha dichiarato Martina Corti di SOLIDAR.

“La proposta colpirebbe duramente chiunque esprima pubblicamente il proprio dissenso. Penalizzerà ulteriormente gruppi già emarginati, come i migranti senza documenti, le minoranze etniche, i detenuti e i senzatetto. Questo disegno di legge metterebbe a rischio la coesione sociale e reprimerebbe coloro che la mettono in discussione!”.

Nelle carceri e nei centri di detenzione per migranti, le proteste sono frequenti a causa delle cattive condizioni e dei maltrattamenti. La resistenza passiva, come lo sciopero della fame o il rifiuto di lavorare, verrebbe punita con dure pene detentive.

“Si è formata una massiccia mobilitazione della società civile contro il disegno di legge. Riunisce associazioni, sindacati, partiti politici e collettivi. Centinaia di migliaia di persone hanno protestato contro la legge sulla sicurezza. Esperti legali si preparano a contestarne la costituzionalità in caso di approvazione”, ha dichiarato Carlo Testini dell’ARCI, la più grande rete della società civile italiana.

“Speriamo che questa pressione spinga il governo a riconsiderare e modificare le misure più restrittive”.

Le organizzazioni per i diritti umani e gli organismi internazionali, tra cui Human Rights Watch, i relatori speciali delle Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa, hanno condannato il provvedimento. Oltre 20 organizzazioni europee lo hanno definito “il più grave attacco al diritto di protesta degli ultimi decenni”.

Nel gennaio 2025, la polizia ha trattenuto per sette ore 22 attivisti a seguito di una protesta pacifica contro la vendita di armi a Israele da parte dell’Italia. È stato negato loro l’accesso ad avvocati e familiari. Sette donne attiviste sono state costrette a entrare in una stanza e a spogliarsi sotto gli occhi dei passanti.

Le libertà fondamentali di giornalisti e attivisti sono diminuite negli ultimi mesi, in particolare per coloro che denunciano o dissentono dal governo. Nel febbraio 2025, il giornalista investigativo Francesco Cancellato e gli attivisti Husam El Gomati e Luca Casarini, sono stati presi di mira da Graphite, uno spyware di tipo militare venduto esclusivamente al governo.  Mentre il disegno di legge 1236 cerca di espandere la sorveglianza dello Stato e di ampliare i poteri dei servizi di sicurezza, crescono le preoccupazioni per le ulteriori restrizioni alle libertà civili.

L’Italia è attualmente classificata come spazio civico RISTRETTO dal CIVICUS Monitor.


Cos’è CIVICUS MONITOR

La nuova watchlist è pubblicata dal CIVICUS Monitor, una piattaforma online che tiene traccia degli ultimi sviluppi delle libertà civiche, comprese le libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, in 198 Paesi e territori.

Le valutazioni sono classificate come “chiuse”, “represse”, “ostacolate”, “ristrette” o “aperte”, sulla base di una metodologia che combina diverse fonti di dati sulle libertà di associazione, riunione pacifica ed espressione. “Ristretto” è il secondo livello di valutazione più alto. Significa che nel Paese è consentito l’esercizio delle libertà civiche, comprese quelle di associazione, riunione pacifica ed espressione, ma che occasionalmente si verificano violazioni di questi diritti.

Oltre venti organizzazioni collaborano per fornire una base di dati per l’azione volta a migliorare lo spazio civico in tutti i continenti.

 Leggi il rapporto People Power Under Attack 2024: web.civicus.org/PeoplePower2024