È stato un grande abbraccio quello avvenuto a Roma per Mimmo Lucano: sindaco sospeso di Riace, il paesino calabrese diventato noto nel mondo per il suo modello di accoglienza dei migranti, entra nei corridoi dell’Università La Sapienza di Roma ‘scortato’ da un corteo di studenti, ricercatori e docenti che intonano Bella Ciao. È bastata la minaccia dei neofascisti di voler impedire il suo intervento con una manifestazione non autorizzata ad attivare una mobilitazione dal risultato straordinario; il messaggio è stato forte e chiaro: via i fascisti, non ci fate paura. Una mattinata di attesa al grido «Siamo tutti Mimmo Lucano». Lui replica emozionato: «Sono uno di voi, non ho fatto nulla di speciale» e continua «Non ci vuole molto per far prevalere il senso dell’umanità e dell’uguaglianza. Ma anche se non sono più sindaco, il sogno continuerà fino alla fine. Noi siamo l’onda rossa che contrasta l’onda nera che sta oscurando i nostri orizzonti».