Una rete di docenti e spazi associativi che affronteranno temi anche complessi con l’obiettivo di informare, ma anche di incuriosire e di suscitare dibattito
Anche se il 2018 è l’anno europeo del ‘Patrimonio Culturale’, materiale e immateriale, non sono tempi facili per chi cerca di promuovere conoscenza e cultura. Pensavamo che il web avrebbe aiutato a far crescere capacità critica e crescita culturale delle persone. Di sicuro la rete consente l’accesso a molti dati e a tante informazioni (non tutte vere) ma certo non sembra abbia avuto l’effetto sperato sulla coscienza civica di molti nostri concittadini. Purtroppo anche gran parte della stampa e della televisione offrono una conoscenza superficiale della realtà con conseguenze pessime sulla costruzione dell’immaginario collettivo.
Per questo l’Arci e i suoi circoli tentano, ogni giorno, di attivare percorsi di ‘educazione popolare’ che si snodano attraverso incontri con autori di libri, corsi di ogni tipo, spettacoli teatrali che affrontano temi sociali, sostegno a pubblicazioni editoriali e molto altro. E lo fanno dal 1957, anno di fondazione dell’associazione. Ecco, tutto questo lavorìo ci sembra oggi sempre più importante. Anche perché promuove momenti collettivi di apprendimento e conoscenza. L’atto collettivo dell’apprendere e del confrontarsi ‘dal vivo’ sembra quasi sovversivo al tempo dei ‘leoni da tastiera’. Dall’altro lato ci sono centinaia di bravi giovani ricercatori e professori universitari che elaborano una gran quantità di contenuti e di idee ma che spesso fanno fatica a trovare luoghi non accademici dove incontrare persone con le quali condividere il loro sapere.
Ecco perché, su proposta di Stefano Cristante, professore di Sociologia della comunicazione all’Università del Salento, l’Arci ha deciso di promuovere la sua ‘Università di Strada’. Sarà una rete di docenti e di spazi associativi che affronteranno temi anche complessi con un approccio divulgativo e con l’obiettivo di informare, ma anche di incuriosire e di suscitare dibattito. Magari anche negli spazi pubblici, per strada, nei mercati, dove è possibile intercettare persone che hanno voglia di approfondire temi, anche spinosi, che riguardano la nostra vita in questo complicato mondo. Già diverse sedi e circoli dell’Arci hanno aderito al progetto e la rete di docenti si sta allargando. Se siete interessati a far parte dell’Università di Strada o volete segnalare un docente e/o ricercatore disponibile a regalare un po’ del proprio tempo come ‘volontario culturale’, scrivete a cultura@arci.it e riceverete le prime informazioni sui temi che saranno oggetto delle lezioni dell’anno accademico 2018/2019.