Noi restiamo fedeli alla Costituzione, anche quando questo non è conveniente, non vince nei sondaggi e impone – accanto all’osservanza generale delle norme – la disobbedienza civile a leggi inique e a provvedimenti che contrastano con i valori fissati dalla Carta e con gli obblighi morali e civili della giustizia e dell’umanità. Provvedimenti senz’altro discutibili. Discutere è il principio della democrazia, la gogna pubblica e l’accusa infamante la sua fine. In nome della Costituzione noi restiamo dalla parte di Riace e di ciò che rappresenta: l’unico modello possibile per l’Europa dei popoli, per l’Italia del diritto e della giustizia, per il Mediterraneo mare di incontro e non di morte. Noi siamo con Mimmo Lucano, per difendere la dignità umana, il diritto superiore alla vita e alla libertà. Noi ringraziamo Mimmo Lucano, perché ci ricorda, con la sua azione politica e il suo impegno personale, che tutti gli esseri umani «sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza». È la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Questa ragione, questa coscienza e questo dovere di fratellanza sono i fari che ispirano l’operato di Mimmo Lucano e che illuminano ora la nostra azione politica e solidale.
Una campagna scellerata
Abbiamo rispetto della Giustizia, fiducia nelle sue dinamiche e nei suoi tempi, che auspichiamo celeri e chiari. Ci schieriamo, invece, da subito contro la gogna pubblica, che proviene anche da rappresentanti istituzionali e che lascia intravedere un messaggio politico oscurantista e repressivo. Dal quadro accusatorio rimasto in piedi dopo le decisioni del Gip, emerge il ritratto dell’uomo che tutti conosciamo: Mimmo Lucano è un obiettore di coscienza, non un criminale. Insieme a lui obiettiamo anche noi, in difesa dell’uomo, esempio di onestà e di cittadinanza responsabile, e del simbolo che rappresenta: un’utopia concreta da salvaguardare con ogni mezzo civile e democratico.
Attacco all’utopia concreta
Mimmo Lucano è tutt’uno con l’esperienza di Riace, modello di umanità e inclusione, di rigenerazione urbana, ambientale, economica e sociale. Proprio per questo, da tempo al centro di una campagna politica diffamatoria e falsificatrice, che colpisce Riace per mettere una pietra tombale sull’accoglienza e, a seguire, sull’idea di una Europa dei popoli e di un Mediterraneo plurale, mondi di molti mari e di molte genti. Il disegno è chiarissimo.
È un clima asfissiante di sospetto e delazione, viene da lontano e si è consolidato con leggi inique che andavano e vanno cambiate, che prova a mettere sotto scacco la solidarietà e ad infettare il concetto di cittadinanza. Noi non cederemo di un passo. Se ne deve rispondere Lucano, dobbiamo risponderne tutti. Se tocca a Lucano, può toccare a tutti noi. Tutti noi che difendiamo il principio costituzionale «nell’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». Oggi è il turno di Mimmo Lucano, dopo potrà toccare ad ogni cittadino: così si colpisce, lentamente ma definitivamente, lo Stato di Diritto.
Riace non si arresta
Mimmo Lucano è un uomo libero. Insieme a lui resta libera la possibilità di credere ancora che la solidarietà e l’umanità non siano parole astratte, ma l’utopia concreta che deve sorreggere questo Paese. È ancora tempo di riconoscere che generosità e lealtà sono valori civili. Prima che sia la Storia a chiederci da che parte stavamo, quando si trattava di scegliere tra la dignità umana e il suo contrario.
Primi promotori (la lista è in aggiornamento):
Arci comitato territoriale Reggio Calabria, C.s.C. Nuvola Rossa, Co.S.mi. (Comitato solidarietà migranti), Potere al Popolo Movimento Reggio Calabria, LeU Coordinamento Provinciale Reggio Calabria, Flc CGIL Reggio Calabria, Agesci Gruppo Scout RC7 ‘Piergiorgio Lanaro’ Exodus Calabria Società Cooperativa Sociale, NUDM Reggio Calabria, Maestri di Speranza Onlus, Stop ‘Ndrangheta, Movimento ReggioNonTace, CVX Comunità di Vita Cristiana Reggio Calabria, Legambiente Reggio Calabria, Associazione A tu per tu, Associazione OpenLab, AGEDO Reggio Calabria, Associazione DidArT, Associazione SUD
Adesioni: tramite partecipazione all’evento fb Manifesto per Mimmo Lucano e per Riace o tramite messaggio privato al 3891968047
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Sabato 6 ottobre appuntamento a Riace per la manifestazione di solidarietà nei confronti del sindaco Mimmo Lucano.
Dopo i presidi organizzati nei giorni scorsi, tra gli altri, a Bari, Catania, Roma, Bologna, Ravenna, sabato il ritrovo è alle 15 il bivio del Santuario dei SS. Medici Cosma e Damiano. Il corteo attraverserà il paese per arrivare all’anfiteatro, dove ci saranno alcuni interventi, tra cui Roberto Saviano in video.