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Durante il Festival Sabir di Roma è stata presentata la guida pratica del progetto Migrarts di Arci, dedicata all’inclusione e all’emancipazione dei migranti attraverso attività culturali e artistiche. Il progetto è stato sviluppato nell’ambito di Erasmus+.
Sabato 12 ottobre, presso il Festival Sabir di Roma, nella Sala Culturasì della Città dell’Altra Economia, è stata presentata la guida pratica di Migrarts, un progetto sviluppato da Arci Nazionale e rivolto all’inclusione sociale delle persone migranti attraverso attività artistiche e culturali. La presentazione ha visto la partecipazione di rappresentanti di varie organizzazioni e operatorɜ culturali europeɜ, impegnatɜ nel contrasto all’esclusione sociale.
Migrarts è nato dall’esigenza di ripensare i progetti culturali legati alle persone migranti, non solo per evitare approcci superficiali, ma per garantire il rispetto dei diritti culturali e promuovere l’emancipazione. L’obiettivo è creare spazi di partecipazione attiva che favoriscano il dialogo e l’incontro tra culture diverse. Questo progetto ha coinvolto quattro organizzazioni nazionali: La Ligue de L’Enseignement (Francia), Arci (Italia), CDI (Macedonia) e CMS (Slovenia), nell’ambito del programma europeo Erasmus+.
La guida metodologica, frutto di oltre due anni di lavoro collaborativo, è pensata per fornire strumenti pratici allɜ operatorɜ culturali e sociali. Questi strumenti offrono un supporto concreto per sviluppare progetti in grado di promuovere una vera inclusione attraverso l’arte, favorendo l’interazione e l’ibridazione tra culture. Il manuale affronta questioni legate alla progettazione, gestione e valutazione di iniziative culturali, cercando di superare le barriere che spesso escludono le persone migranti dai percorsi artistici tradizionali.
Durante l’evento è emerso come l’integrazione culturale sia uno strumento chiave per costruire una società più coesa e inclusiva. Il dibattito si è concentrato su come le arti possano diventare un linguaggio universale per favorire l’incontro tra le diverse comunità. Ne abbiamo discusso con Carlo Testini, responsabile disuguaglianze, diritti sociali e libertà per Arci nazionale, che ha sottolineato l’importanza di garantire che i diritti culturali siano riconosciuti come diritti fondamentali.
Tra i relatori, Morteza Khaleghi, artista e videomaker afghano, ha raccontato la sua esperienza nel fondare La scuola di Herat in esilio, una comunità di socializzazione e collaborazione per persone afghane a Roma. Paola Piva, coordinatrice della Rete Scuole Migranti, ha evidenziato come l’educazione e il patrimonio culturale, anche nei progetti realizzati al Palazzo del Quirinale e a Ostia Antica, possano diventare strumenti di inclusione.
Michela Tonelli e Antonella Veracchi, che hanno sviluppato iniziative come Nuovi cittadini romani e Libri senza parole. Destinazione Lampedusa presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, hanno condiviso il loro lavoro di promozione dell’integrazione attraverso l’arte e la cultura. Marco Trulli, responsabile cultura e giovani per Arci Nazionale, ha infine illustrato le numerose iniziative promosse dall’Arci per sostenere l’inclusione interculturale, ribadendo il valore della cultura come ponte tra comunità diverse.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle modalità con cui i laboratori artistici e le pratiche di cittadinanza attiva possono integrarsi nei programmi di accoglienza, promuovendo l’interazione e la convivenza tra diverse comunità.
During the Sabir Festival in Rome, Arci presented the practical guide of the Migrarts project, dedicated to the inclusion and empowerment of migrants through cultural and artistic activities. The project was developed within the framework of Erasmus+.
On Saturday, October 12th, during the Sabir Festival in Rome, at the Culturasì Hall in the Città dell’Altra Economia, the practical guide for Migrarts was presented. This project, developed by Arci Nazionale, focuses on the social inclusion of migrants through artistic and cultural activities. The presentation brought together representatives from various organizations and European cultural workers engaged in combating social exclusion.
Migrarts was born from the need to rethink cultural projects involving migrants, not only to avoid superficial approaches but also to ensure respect for cultural rights and promote empowerment. The objective is to create spaces for active participation that encourage dialogue and encounters between different cultures. The project involved four national organizations: La Ligue de L’Enseignement (France), Arci (Italy), CDI (North Macedonia), and CMS (Slovenia), within the European Erasmus+ program.
The methodological guide, the result of over two years of collaborative work, is designed to provide practical tools to cultural and social workers. These tools offer concrete support for developing projects capable of fostering true inclusion through art, encouraging interaction and the blending of cultures. The manual addresses issues related to the design, management, and evaluation of cultural initiatives, seeking to overcome barriers that often exclude migrants from traditional artistic paths.
During the event, it emerged that cultural integration is a key tool for building a more cohesive and inclusive society. The discussion focused on how the arts can become a universal language to encourage encounters between different communities. We discussed this with Carlo Testini, head of inequalities, social rights, and freedom for Arci Nazionale, who emphasized the importance of ensuring that cultural rights are recognized as fundamental rights.
Among the speakers, Morteza Khaleghi, an Afghan artist and videomaker, shared his experience founding La scuola di Herat in exile, a community for socialization and collaboration among Afghan people in Rome. Paola Piva, coordinator of the Rete Scuole Migranti, highlighted how education and cultural heritage, including projects carried out at the Quirinal Palace and Ostia Antica, can become tools for inclusion.
Michela Tonelli and Antonella Veracchi, who developed initiatives such as Nuovi cittadini romani and Libri senza parole. Destinazione Lampedusa at the Palazzo delle Esposizioni in Rome, shared their work promoting integration through art and culture. Marco Trulli, head of culture and youth for Arci Nazionale, concluded by illustrating the numerous initiatives promoted by Arci to support intercultural inclusion, reiterating the value of culture as a bridge between different communities.
The event represented an important opportunity for dialogue on how artistic workshops and active citizenship practices can be integrated into reception programs, promoting interaction and coexistence between different communities.
(Fotogallery: CFFC Roma)