ROMA, 12 DICEMBRE 2024 – L’inserimento della proroga di un anno dell’esclusione Iva per il Terzo settore nel decreto Milleproroghe è una buona notizia, non arriva per caso ed è il frutto di una straordinaria mobilitazione trasversale. Abbiamo ben presente, si tratta di un provvedimento temporaneo, quando invece sarebbe necessario un intervento risolutivo, che escluda definitivamente dal regime Iva le attività associative. Ma non ci arrendiamo.
Come Arci continueremo ad impegnarci in questo anno per ottenere provvedimenti concreti, che riconoscano il ruolo sociale, culturale e politico dell’associazionismo come spazio non interessato da logiche commerciali, promotore di partecipazione democratica ed equità sociale, e per difendere il diritto di associarsi garantito dalla nostra Costituzione.
Già da tempo abbiamo sottoposto una nostra proposta al Ministero dell’Economia, che peraltro non comporta alcun aggravio per le casse dello Stato: continueremo a lavorare su questo e su una interlocuzione costruttiva con il Parlamento e l’Europa per tutelare il valore e l’identità del Terzo settore.
Mai come in questo momento, in cui le disuguaglianze e le ingiustizie crescono, i valori di cui si fa portatore il Terzo settore non si tassano – così come recita la campagna di comunicazione lanciata da Arci – ma vanno invece sostenuti e incentivati.