ROMA, 22 GENNAIO 2021 – L’inchiesta della Procura di Catanzaro, che vede tra gli indagati anche Lorenzo Cesa, il segretario dell’Udc ora dimissionario, evidenzia ancora una volta un intreccio pericoloso e diffuso in tutta Italia, troppo spesso sottovalutato.
E’ quello che riguarda i legami tra le organizzazioni criminali con pezzi del mondo dell’imprenditoria e della politica. Quelle relazioni pericolose e illegali che ci ripropone anche l’inchiesta calabrese ma che riguardano ormai da tempo tutto il territorio nazionale.
Un pericolo ancora più grave in un periodo di crisi sanitaria, economica e sociale come quello che stiamo attraversando.
Per questo torniamo a sottolineare, ancora una volta, l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione verso questi fenomeni, a tutti i livelli. A partire, come sempre, dal nostro mondo, dai circoli Arci, presidi di democrazia in tutta Italia, e dalle nostre battaglie per la legalità. Contro tutte le mafie.