Il V Rapporto di Carta di Roma illustra la tendenza dei media al racconto ansiogeno dei fenomeni migratori e il ritorno dei toni allarmistici
Presentato oggi alla Camera dei deputati il Rapporto dell’Associazione Carta di Roma, che analizza e riassume un anno di narrazioni sul tema delle migrazioni e delle minoranze. Nel 2017, i dati del Rapporto Notizie da paura sottolineano come il fenomeno migratorio nei media rimanga un tema mainstream. Sono 1.087 le notizie dedicate al tema dell’immigrazione nei quotidiani, il 29% in meno rispetto all’anno precedente e 3.713 dei telegiornali in prima serata quasi mille in più rispetto al 2016, con un incremento del 26%. Si tratta di 12 notizie al giorno e solo 5 giornate senza servizi sul tema. Questa ripresa netta rispetto all’anno precedente, che era stato di metabolizzazione del fenomeno, vede di pari passo una ripresa delle notizie “urlate” e dei toni allarmistici. A questo si aggiunge che 4 titoli/notizie su 10 hanno un potenziale ansiogeno.
Cosa fa notizia nel 2017
Circa il 44% delle ‘notizie da paura’ riguarda la gestione dei flussi migratori mentre la criminalità e sicurezza si attesta come terza voce con il 16%. Entrambe queste macro aree raddoppiano in termini percentuali rispetto all’anno precedente. Il 24% restante è lo spazio dedicato al racconto dell’accoglienza. Quasi 1 notizia su 2 è dedicata alla gestione degli arrivi nel Mediterraneo centrale, mentre rimangono in secondo piano le voci dirette dei protagonisti delle migrazioni. I migranti hanno, infatti, voce nel 7% dei servizi, percentuale in crescita rispetto al 2016 ma sono ancora invisibili, se si pensa che, sul complessivo di tutti i servizi, inclusi quelli non riferiti al fenomeno migratorio, sono presenti in voce nello 0,5% dei casi.
Se rispetto all’anno precedente i toni dei sistemi di informazione tendono ad acuirsi anche quest’anno la politica resta centrale: una notizia su 3 è animata, infatti, da un soggetto politico -istituzionale. Gli amministratori locali intervengono , in particolar modo, sulla gestione dei percorsi di accoglienza e integrazione sui territori mentre a livello nazionale i politici sono impegnati in continui scambi di opinione e di invettiva sulla riforma dello ius soli.
Dubbio, minaccia e sospetto sembrano essere le cifre espressive del 2017: elementi presenti nel resoconto giornalistici già dai titoli delle prime pagine o in apertura dei servizi e fra tutti il sospetto di collusione delle Ong con gli scafisti che alimenta il dubbio sul profitto delle associazioni umanitarie. Ma non solo. Rimane caratterizzante il tono allarmistico dei titoli e degli articoli che stabiliscono una connessione tra il fenomeno migratorio e la minaccia del terrorismo o il dubbio che i migranti possano essere causa di nuovi allarmi sanitari. Come sostiene Giovanni Maria Bellu, Presidente dell’associazione Carta di Roma nell’introduzione «I servizi dal taglio allarmistico e ansiogeno sono nuovamente aumentati, si è ripreso a parlare dell’immigrazione soprattutto in relazione a specifici eventi di cronaca, in particolare di cronaca nera e giudiziaria, e l’agenda politica ha inciso fortemente anche sul modo di connettere e combinare le notizie. Col risultato, per esempio, che la questione dello ius soli e l’inchiesta giudiziaria sulle attività della Ong – vicende totalmente slegate tra loro sul piano fattuale e logico – nella percezione di larga parte dell’opinione pubblica si sono mischiate in un nuovo cocktail di insicurezza e di paura».
Il Rapporto dell’Associazione Carta di Roma, giunto alla V edizione, nasce in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e il professor Ilvo Diamanti, direttore dell’istituto Demos&Pi che ne cura la prefazione. Il lavoro si è svolto su 4 distinte rilevazioni: l’analisi della carta stampata (Corriere della Sera, il Giornale, L’Avvenire, l’Unità, la Repubblica, la Stampa) le parole della stampa sull’immigrazione, l’analisi dei telegiornali di prima serata delle 7 reti generaliste Rai, Mediaset e La7 e l’immigrazione nei programmi di informazione e infotainment. Quest’ultima sezione rappresenta l’approfondimento qualitativo di questa edizione . La scelta è caduta su uno dei periodi in cui si osserva nei telegiornali un forte picco di attenzione verso il fenomeno delle migrazioni e verso i suoi protagonisti, cioè il mese di agosto 2017. In particolare, ci si è concentrati sulla parte finale del mese – i giorni tra il 24 e il 29 – in cui quattro eventi di natura molto diversa hanno avuto grande risonanza mediatica. In primis, viene trattato lo sgombero forzato dello stabile di via Curtatone a Roma occupato da rifugiati e poi la polemica contro don Massimo Biancalani, per aver postato la fotografia di una giornata in piscina con alcuni migranti accolti in parrocchia. A seguire lo stupro di una giovane turista polacca e di una transessuale peruviana ad opera di un branco composto da persone di origine africana ed il vertice di Parigi di fine agosto alla presenza di premier europei e africani per rafforzare una strategia comune di controllo dei flussi migratori.
Ilvo Diamanti in conclusione specifica che «stiamo tornando ad avere la paura che fa spettacolo e quest’anno in particolare abbiamo delle ondate che coincidono con questi particolari eventi e questioni. Questo è già accaduto a seconda dei periodi ma in modo particolare succede nel momento in cui ci si avvicina al periodo elettorale. La paura rimane uno strumento forte della politica».
Approfondimenti su: www.cartadiroma.org