30 December 2023
L’immagine che abbiamo scelto quest’anno per augurarci un nuovo anno fondato sulla pace, i diritti umani e la giustizia sociale non è tradizionale.
È una foto di Mohammed Zaanoun del collettivo Activestills, facente parte della mostra “Fotografie per/dalla Palestina”, l’iniziativa realizzata da Arci Bologna con l’obiettivo di presentare il lavoro di fotografɜ palestinesi, arabɜ, israelianɜ, che in queste terribili settimane di conflitto stanno cercando in tutti i modi di documentare e informare su quanto sta accadendo a Gaza, pagando spesso a caro prezzo la loro presenza sul campo. Secondo il Committee to Protect Journalists (CPJ), al 9 dicembre, sono almeno 63 lɜ giornalistɜ e operatricɜ dei media uccisɜ nel conflitto: 56 palestinesi, 4 israelianɜ e 3 libanesi. Inoltre 11 giornalistɜ sono rimastɜ feritɜ, 3 risultano dispersɜ e 19 sarebbero statɜ arrestatɜ. Questo tributo mortale sulle vite dellɜ giornalistɜ si aggiunge a molestie, detenzioni e altri ostacoli alla cronaca mentre svolgono il loro lavoro in tutta la regione. Dati e numeri spaventosi cache aggiungo orrore su orrore.
Mohammed Zaanoun, il fotografo dellɜ bimbɜ di Gaza, si fa strada tra le macerie e il tumulto, catturando con la sua lente la cruda realtà della guerra filtrata dagli occhi dellɜ bambinɜ.
La foto che abbiamo scelto rappresenta un manifestante palestinese durante gli scontri vicino al confine tra Israele e la Striscia di Gaza, nella parte orientale della Striscia di Gaza, il 21 dicembre 2018. Il ragazzo di sedici anni Mohammed Jahjouh sarebbe stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Lɜ manifestanti chiedevano il diritto dellɜ rifugiatɜ palestinesi in tutto il Medio Oriente a tornare nelle case da cui fuggirono durante la guerra che seguì la creazione di Israele nel 1948.
In questi giorni, il nostro spirito festoso è offuscato dalla guerra in Palestina, così come quella in Ucraina, molto vicina a noi, ma anche ai tanti altri focolai di guerra.
Il Nuovo Anno è alle porte. L’auspicio è che sia più vicino alla pace giusta.