C’è un modo per accogliere i profughi che questa guerra nel cuore dell’Europa prevedibilmente produrrà, senza dover rincorrere l’emergenza e adottare la tattica dello scarica barile: bisogna attivare subito la Direttiva 55/2001. Il Consiglio Europeo può adottarla a maggioranza qualificata, non serve l’unanimità.
Poiché peraltro gran parte del prevedibile flusso di persone si concentrerà nei Paesi ideologicamente da sempre contrari a piani condivisi per l’accoglienza, potrebbe essere l’occasione giusta per farlo, dato che anche per quei Paesi, Polonia in primo luogo, sarebbe conveniente.
Abbiamo chiesto, insieme al Tavolo Asilo e Immigrazione, che si cancelli l’Ucraina dalla lista dei Paesi terzi sicuri e che si predisponga una adeguata accoglienza.
Le persone possono muoversi liberamente dall’Ucraina verso l’UE perché è uno dei Paesi esente da visti. Ma la situazione impone anche di organizzare trasporti e strumenti adeguati per consentire alle popolazioni civili di mettersi in salvo.
I tempi sono stretti e bisogna fare in fretta.