Si muove l’Europa per Patrick George Zaky, studente egiziano di 27 anni in carcere in Egitto dove era tornato per una vacanza dal master che segue all’Università di Bologna.
Il presidente del Parlamento Ue David Sassoli richiama i colleghi sul caso, chiedendo l’immediato rilascio del ricercatore. Zaky rischia fino all’ergastolo, oltre ad aver già subito torture, spiega il suo legale.
E si moltiplicano le iniziative per non spegnere i riflettori su quello che si teme possa diventare un nuovo caso Regeni.
Da Berlino, un amico egiziano racconta di essere stato anche lui, come Patrick, rapito dalle forze di sicurezza egiziane, nel 2015, e di essere stato interrogato per 35 ore. La vicenda di Patrick Zaky per noi italiani riporta al caso di Giulio Regeni e della sua barbara uccisione, rimasta impunita. Ci ricorda inoltre che sono migliaia i giovani egiziani che subiscono torture senza che l’Italia, o altri paesi europei, facciano poi nulla per impedirlo. Una situazione inaccettabile.