Il Ddl Pillon e gli altri disegni di legge devono essere ritirati
Il 9 aprile la Commissione Giustizia del Senato torna ad occuparsi del Ddl Pillon e degli altri disegni di legge collegati.
E dalle 12 noi saremo in piazza Montecitorio per ribadire ancora una volta che il Ddl Pillon e gli altri disegni di legge collegati devono essere ritirati, e che non ci può essere nessuna modifica delle misure che regolano separazione, divorzio e affido sulla pelle delle donne e dei bambini.
In questi mesi abbiamo messo in evidenza tutte le criticità delle misure proposte dal Ddl Pillon e dagli altri disegni di legge collegati, il loro impianto punitivo nei confronti delle donne, iniquo e coercitivo nei confronti di bambine e bambini – dei cui reali bisogni se ne infischia – e pericoloso per le donne vittime di violenza e i minori coinvolti dalla violenza assistita, oltre che in aperta contraddizione con la Convenzione di Istanbul – che è legge in Italia dal 2013 e vieta espressamente la mediazione nei casi di violenza maschile contro le donne.
Il mantenimento diretto e il piano genitoriale espongono uomini e donne che hanno deciso di separarsi a una relazione continua e potenzialmente conflittuale, pericolosissima – come dimostrano i numerosi casi di femminicidio legati proprio alla separazione – per le donne vittime di violenza e i loro figli e figlie.
Ancora più grave è l’insistenza sull’alienazione parentale che si vorrebbe trasformare in reato: una teoria che non ha alcuna base scientifica, e ciononostante già adesso è alla base di un numero crescente di sentenze dei tribunali italiani, dove le donne vittime di violenza continuano a non essere credute e le paure dei bambini e delle bambine che hanno assistito alla violenza non sono prese adeguatamente in considerazione dalle CTU.
Per tutte queste ragioni – dopo aver raccolto oltre 172.000 firme alla petizione su Change.org e aver coinvolto migliaia di persone nelle manifestazioni del 10 novembre scorso in decine di città, dopo aver messo il ritiro del Ddl Pillon e degli altri disegni di legge collegati al centro della grande manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne del 24 novembre come pure dello sciopero globale lanciato da Non una di meno l’8 marzo, e dopo esserci ritrovati in oltre 100.000 a gridare la stessa richiesta a Verona il 30 marzo scorso – torneremo in presidio domani 9 aprile davanti a Montecitorio per ribadire la nostra richiesta.
Il Ddl Pillon e gli altri disegni di legge devono essere ritirati. Noi non ci ritiriamo.