Premio Nobel per la pace a Riace

Il modello #Riace va premiato e non criminalizzato. Per questo come Arci siamo tra i promotori della campagna Riace premio Nobel per la pace 2019.

Sul sito arci.it le info per firmare e diffondere tra i propri contatti il modulo per le adesioni. Di seguito il testo dell’appello.

«Un uomo e una Comunità dell’ex Magna Grecia, col senso omerico dell’ospitalità, aprono un cammino di speranza dando vita ad un’esperienza paradigmatica di accoglienza ed inclusione, foriera di un percorso di pace, mentre in Occidente si alzano muri e chiudono porti, riemergono nazionalismi e xenofobia per bloccare i flussi migratori dei poveri del Sud del mondo. In questo contesto, un sindaco sognatore ed una piccola comunità in estinzione, posta al confine sud dell’Europa, diventano il classico granello di sabbia che inceppa la macchina dell’esclusione, del rifiuto, della paura. Tutto comincia nel 1998 quando sulla spiaggia di Riace approda un veliero con a bordo 220 curdi, incrociato da Domenico Lucano e dai suoi amici che istintivamente, aprono porte e case. Imitando l’esperienza di Badolato, un paese rinato grazie al lavoro dei migranti e al sostegno della Ong Cric e di Longo Mai, si recuperano case abbandonate anche con un prestito concesso da Banca Etica e, dal 2005, con il costante, impegnato supporto della rete dei comuni solidali, si attivano botteghe artigiane, si dà il via ad un fiorente turismo sociale e solidale, si organizzano attività di ogni tipo. Riaprono le scuole e un asilo multietnico, si crea un ambulatorio medico, si rimettono in moto attività produttive. Un Paese rivive, accogliendo, includendo, rinnovandosi.

Diventa un simbolo di accoglienza e inclusione in tutto il mondo e mostra con i fatti che l’incontro, il rispetto, la conoscenza dell’altro sono le armi migliori per creare sicurezza, benessere e gioia di vivere per tutti. Non solo, dimostra che i migranti dal Sud del mondo possono contribuire a far rinascere le aree interne abbandonate in tutte le zone collinari e montuose, in Italia come nel resto d’Europa.

Fioccano riconoscimenti internazionali e premi italiani, moltiplicatisi nel corso degli ultimi due anni, dopo che un attacco politico senza precedenti sta provando ad abbattere un modello di incontro, accoglienza, inclusione e ibridazione di culture, senza precedenti, diventato una bandiera di umanità e di pace per l’Europa dei diritti, della civiltà umana e giuridica. Un sindaco ed un modello che resistono, espandono influenza, meritano il Nobel per la pace 2019».