Arci, Anci e Cgil La Spezia: "Gesto senza giustificazione"
Una delegazione composta da componenti di Arci, Anpi e Cgil di La Spezia ha incontrato il Prefetto Antonio Garufi, per rappresentargli preoccupazione e dissenso rispetto ai fatti dello scorso 10 novembre, quando almeno trenta pullman – tra cui quello partito da La Spezia – per raggiungere Roma e partecipare alla manifestazione nazionale autorizzata #indivisibili indetta contro il razzismo e contro il decreto sicurezza Salvini, sono stati fermati da agenti di polizia in divisa e carabinieri in borghese, i manifestanti fatti scendere, perquisiti e fotografati con i propri documenti senza alcun motivo.
Le tre associazioni – nessuna delle quali aveva aderito alla manifestazione – hanno rappresentato al Prefetto di La Spezia lo sconcerto e il timore che quanto accaduto ha destato nella società civile organizzata.
Si tratta di un fatto che non ha trovato ad oggi una giustificazione e che, anche per questo, è stato percepito come un tentativo di limitare la libertà di manifestare il proprio dissenso verso le politiche del governo. È questo il rapporto che il nuovo governo vuole si instauri tra forze di polizia e cittadini? La manifestazione, che contestava le politiche securitarie del Ministero dell’Interno, era autorizzata e si è svolta in modo pacifico.
Arci, Cgil e Anpi hanno sottolineato al Prefetto che continueranno a prestare attenzione anche in futuro al verificarsi di eventuali episodi analoghi affinché sia garantito a tutti il diritto costituzionalmente garantito di manifestare ed esprimere le proprie opinioni. Il Prefetto Garufi ha assicurato che riporterà i contenuti dell’incontro in una nota per il Viminale.