Quando il sociologo Stefano Cristante ha ideato l’Università di strada e abbiamo accolto la sua proposta di renderla un progetto organico ad Arci nazionale non immaginavamo che ci saremmo mai trovati ad organizzare lezioni da seguire in remoto da casa.
L’idea, infatti, era quella di portare i saperi universitari nei luoghi di aggregazione non accademici, come i nostri circoli, le piazze, i vicoli, i teatri.
Tuttavia abbiamo ritenuto che, ora più che mai, ci sia bisogno di spunti di riflessione e di strumenti di lettura di ciò che saremo dopo questa fase di emergenza; è necessaria una riflessione collettiva con l’ambizione di coinvolgere tante persone per capire come sarà la democrazia post-virus, quali forze in campo riusciranno a trarre beneficio dalla crisi pandemica, quali cambiamenti di paradigma potrebbero migliorare o peggiorare la nostra vita futura.
Chiusi nelle nostre case e perennemente connessi con il mondo, tutti ci chiediamo quanto Covid19 stia cambiando la percezione della realtà e se e come cambierà il futuro dei nostri comportamenti.
L’Università di Strada sarà un appuntamento fisso due volte a settimana nel palinsesto di #ResistenzaVirale con unformat dal titolo “Dopo il Coronavirus. Il mondo come lo stiamo pensando“, diversi punti di vista, secondo varie discipline.