ROMA, 21 GIUGNO 2024 – In occasione della Giornata della Musica, Arci nazionale ha presentato la nuova mappatura dei Festival estivi, contandone più di 120 in tutta Italia per l’estate 2024.
L’occasione è stata l’incontro Una moltitudine di spazi e festival per la promozione musicale diffusa, che si è tenuto presso la sede della FNSI a Roma, che ha visto la partecipazione di artisti, giornalisti, ricercatori, esponenti del terzo settore e della politica.
Nell’ambito dell’iniziativa, Carlotta Contina ha presentato gli esiti dell’autoinchiesta Essere Moltitudine, curata per Arci da cheFare, che ha evidenziato un numero impressionante di attività culturali promosse dai 420 centri culturali coinvolti, come anche un grande numero di volontari impiegati, oltre 5 mila.
Walter Massa, presidente nazionale di Arci, e Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, hanno ribadito la chiara dimensione no profit di queste realtà, rimarcando la necessità di scongiurare l’inclusione nel campo Iva dei circoli.
Durante la conferenza è emerso più volte – negli interventi di Chiara Colli e Alberto Bebo Guidetti – il ruolo di circoli e Festival nella diversificazione dell’offerta culturale, nella capacità di dare spazio a scene musicali altrimenti invisibili.
“Questa moltitudine di spazi e programmazioni – ha affermato Marco Trulli, responsabile Cultura e Giovani di Arci nazionale – vanno riconosciuti e sostenuti per l’eccezionale lavoro di animazione territoriale. Servono misure di sostegno dei live club già a partire dal Codice dello spettacolo dal vivo, vista la capacità di queste realtà di portare la musica e l’offerta culturale fino ai margini del Paese”.
Il grande impegno dell’Arci nella promozione della musica dal vivo, durante l’estate si moltiplica e accende visioni e suggestioni nelle piazze di città e paesi, sempre con un approccio peculiare e unico.
I Festival e le arene Arci e UCCA sono luoghi attraversabili e accessibili, che si impegnano per la conversione ecologica. Sono tante le esperienze che lavorano per rendere più inclusiva e sicura l’esperienza culturale, progettando campagne di comunicazione, lavorando sulla formazione dei volontari, aprendo percorsi di riflessione e attivismo sui temi queer.
Più di due terzi dei Festival si stanno impegnando attivamente nell’adozione di pratiche ecologicamente sostenibili, diventando plastic free, riducendo drasticamente la stampa dei materiali promozionali e favorendo l’accesso a fonti d’acqua pubblica.
La gran parte dei Festival è ad ingresso gratuito, o è in grado di garantire costi bassi di accesso, in un momento in cui l’esperienza musicale è sempre più esclusiva e costosa.
I Festival sono il risultato di un lavoro territoriale e radicato, che opera dal basso per aggregare persone, promuovere culture indipendenti e rispondere a nuovi bisogni espressivi e culturali.
Tutti i Festival su: https://www.arci.it/festival-e-arene-2024/
Qui i dati di Essere Moltitudine: https://www.moltitudine.it/