ROMA, 24 MAGGIO 2022 – Inizierà domani, 25 maggio, il processo d’appello all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, condannato lo scorso settembre dal Tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi di carcere al termine del processo “Xenia”.
L’avviso è stato notificato a Lucano e agli altri 17 imputati dalla Seconda sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria solo 25 giorni fa, una anomalia sui tempi di notifica rispetto alla consueta tempistica di processi come questo.
L’Arci esprime sostegno e solidarietà a Mimmo Lucano e a tutti coloro che sono stati sottoposti a un processo politico, frutto di una lettura forzata e surreale degli elementi presenti negli atti processuali.
Confidiamo che in sede di appello i capi di imputazione per i quali Lucano è stato giudicato colpevole nel processo di primo grado cadano tutti. La vicenda che coinvolge l’ex sindaco di Riace è un fatto politico, che riguarda un’altra stagione, in cui la macchina del fango che ha travolto in diversi modi organizzazioni, associazioni e anche singoli cittadini volontari che si adoperano per aiutare persone che scappano da guerre, povertà e persecuzioni, ha portato ad una totale criminalizzazione della società.
Una sentenza di assoluzione, che aspettiamo fiduciosi, aiuterebbe a chiudere la stagione della criminalizzazione di chi accoglie e aiuta rifugiati e migranti. Una stagione che ha reso più debole la democrazia e ha alimentato razzismi e fascismi. Una stagione che vogliamo lasciarci alle spalle per sempre.