Il 29 settembre l’Angelo Mai, uno dei circoli Arci più attivi sulla scena culturale romana, ha subito un grosso furto e atti vandalici.
L’Arci Roma sostiene da sempre e con grande convinzione l’esperienza culturale, politica e sociale di questo luogo e, in un periodo di forti tensioni come questo che stiamo vivendo, appare grave che venga attaccato uno spazio con chiare passioni politiche che promuove, in ogni sua iniziativa, inclusione e solidarietà.
Un danno enorme rispetto alle possibilità e alla fatica con cui negli anni, grazie al contributo di migliaia di persone, l’Angelo Mai è stato costruito. Ci sono persone, luoghi e esperienze che in alcuni momenti diventano più fragili degli altri. È il momento allora di viverli e proteggerli ancora di più e, in particolare, questa esperienza non deve essere fermata.
Con questa premessa l’Arci Roma ha ritenuto necessario rendersi promotrice e avviare una campagna di solidarietà e sostegno per permettere a uno spazio imprescindibile per Roma di proseguire le attività culturali e sociali.
L’Angelo Mai è un luogo, uno spazio indipendente e autogestito da artisti/e, appassionate/i, in cui “fare cultura” è pratica politica quotidiana, in cui trovano spazio tutte le sue sfaccettature: dal teatro alle nuove cittadinanze, dalla danza alla letteratura, dai party alle arti contemporanee, dal femminismo alla musica.
La storia dell’Angelo Mai inizia nel 2004 nel Rione Monti, a Roma. Nel 2009 si trasferisce nel parco di San Sebastiano, vicino le Terme di Caracalla. Fin dalla sua nascita non ha mai ricevuto alcun finanziamento pubblico, è stato sgomberato più volte e continua a essere a rischio per incongruità amministrative del Comune di Roma. Ogni forma di contributo e sostegno è preziosa, indispensabile, tanto più in questo momento di difficoltà.
È possibile partecipare alla campagna di crowdfunding e sostenere l’Angelo Mai con una donazione sul network Arci di Produzioni dal Basso al link: http://sostieni.link/23357