ROMA, 03 MARZO 2021 – “Certamente una buona notizia. Un primo passo nella direzione giusta per l’associazionismo di promozione culturale e sociale, uno dei settori più colpiti, e dimenticati, dalla crisi legata alla pandemia”.
Così Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, sull’emendamento approvato all’unanimità dalla commissione Affari costituzionali del Senato per consentire la somministrazione di alimenti e bevande anche nei circoli ricreativi e culturali, con le norme applicate per le medesime attività agli esercizi privati. La Camera dovrà ora approvare in via definitiva il Decreto entro metà marzo.
“E’ un provvedimento – prosegue Chiavacci – più volte da noi sollecitato, che arriva dopo mesi di battaglie e di mobilitazione dei nostri circoli in tutta Italia, per metter fine ad una incomprensibile e ingiusta discriminazione che ha fortemente penalizzato il mondo dell’associazionismo. Si tratta però di un provvedimento non risolutivo per superare la drammatica crisi dei circoli, con le sedi chiuse da mesi, le attività sospese, gli affitti e le utenze da pagare e ancora in attesa dei fondi previsti dal decreto Ristori bis, a cui si è aggiunta la fine della possibilità dell’accesso al credito del Fondo di garanzia. Una crisi senza precedenti che mette a rischio la sopravvivenza stessa di migliaia di esperienze associative”.
“Crediamo nel nostro ruolo di utilità sociale – conclude Chiavacci – e per questo, anche dopo questo importante risultato, torniamo a chiedere al Governo e al Parlamento misure adeguate per sostenere e valorizzare un patrimonio importante, quello dell’associazionismo di promozione culturale e sociale”.