Da luglio a settembre ospiteranno decine di ragazze e ragazzi a Corleone, Brindisi, Caltanissetta e Riace
ROMA, 2 LUGLIO 2024 – “Social Camp! Nessuno spazio alle mafie”: riparte anche quest’anno la stagione dei campi, promossi dall’Arci, nei beni e terreni confiscati alle mafie.
Sono in totale 4 i campi proposti – Corleone, Brindisi, Caltanissetta, Riace – che da luglio a settembre ospiteranno decine di ragazze e ragazzi.
Da quando sono iniziati, nel 2004, i campi hanno proposto centinaia di attività su terreni e beni confiscati alle mafie ed hanno ospitato migliaia di giovani. Un’occasione di incontro, di formazione, di relazioni, di condivisione e di vita in comune.
Anche per l’edizione 2024 i Social Camp propongono moltissime attività: il riutilizzo delle vigne e dei terreni che erano dei Riina e le visite nei luoghi simbolo della lotta alla mafia a Corleone; gli incontri con esperti della comunicazione, giornalisti, parenti delle vittime innocenti di mafia per la realizzazione del podcast ‘Ti racconto la mafia’ a Brindisi; la scoperta della coltivazione della mandorla, il cineforum, i laboratori ed il workshop nelle strutture di accoglienza per minori Stranieri non Accompagnati a Caltanissetta; la manutenzione dei beni comuni a Riace, il paese dell’accoglienza umana, sociale, politica, per conoscere e capire il “modello Riace”, incontrandone i protagonisti.
Ci saranno inoltre approfondimenti dedicati all’antimafia sociale e visite guidate nei luoghi simbolo della lotta alla mafia.
I Social Camp sono un’esperienza e un’avventura nei beni e terreni confiscati alla mafia che, restituiti alla collettività e gestiti dalle associazioni, diventano simbolo della lotta al potere mafioso. Luoghi che vengono restituiti alla collettività e, attraverso la ricostruzione di spazi sociali ed economici, diventano liberi e produttivi.
I Social Camp rappresentano una delle iniziative più significative di Arci nella prospettiva di formare il cittadino. A questa iniziativa partecipano ogni anno centinaia di volontari, soprattutto giovani e giovanissimi, per vivere un’esperienza di conoscenza ma anche di attivazione e divertimento.
Una pacifica ‘occupazione’ di spazi, abitati da centinaia di persone che si spendono con impegno per costruire comunità alternative alle mafie, prendendosi cura dei beni confiscati come beni comuni, restituendoli alla comunità e rendendoli luoghi vivi di condivisione.
In difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale e del diritto al lavoro.
L’elenco completo delle proposte, il calendario e le iscrizioni su https://www.arci.it/social-camp/