Dichiarazione di Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci
Il clima d’odio che sta avvelenando l’Italia comincia a dare i suoi deprecabili risultati.
Sui muri di sedi della Cgil in Lombardia e in Emilia Romagna sono stati affissi volantini e striscioni con contenuti e immagini razziste, omofobe e fasciste.
Uno striscione con scritto ‘InfamItalia’ è stato esposto anche davanti al circolo Arci Xanadù di Como, dove stasera viene presentato il libro di Paolo Berizzi ‘NazItalia’.
Le azioni sono state rivendicate da Progetto nazionale, una formazione di estrema destra che fa dell’odio il proprio tratto identitario, scagliandosi contro stranieri, gay e avversari sociali, politici e chiunque si possa etichettare come ‘diverso’.
Il gruppuscolo, nato da una scissione del Movimento sociale-Fiamma tricolore, inneggia a un farneticante sovranismo in nome di quel popolo che Cgil, ma anche Arci tradirebbero, occupandosi di migranti, omosessuali, sfruttati anziché degli italiani ‘normali’.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla Cgil e al nostro circolo. Non ci faremo intimidire da chi vuol fare sprofondare questo paese nell’inciviltà e nella violenza.