Vi scriviamo dalla Polonia. E da molti altri luoghi del mondo dove viviamo, studiamo e lavoriamo. Noi, i polacchi che non sono d’accordo con le ombre che la politica attuale sta gettando sulle relazioni polacche-ebraiche sviluppate negli ultimi anni. Scriviamo a tutti voi che guardate alla Polonia oggi con incredulità, tristezza e rabbia. Vi scriviamo perché vogliamo sappiate che, per quanto siano radicali e inappropriate le posizioni delle autorità polacche e di alcuni gruppi, non sono le posizioni di tutti noi. Vi chiediamo di tenerlo presente, per quanto difficile possa essere. Ci sono milioni di persone nel nostro paese per i quali il dialogo polacco-ebraico e la verità sulla nostra storia comune è importante.
Vi scriviamo come amici ad amici, in modo che possiate sapere che noi siamo qui, in Polonia dove la storia e il passato ci hanno legato, e continuiamo a sentirci legati nella vita presente e nel futuro.
L’Olocausto è stata una tragedia inimmaginabile del popolo ebraico – una grande sconfitta dell’umanità. Oggi, invece di mantenere umiltà e rispetto per le sue vittime, si sta tentando di dividerci, polacchi ed ebrei. Il parlamento polacco ha ratificato una legge, che prevede il carcere per chi si esprime, ci sono prese di posizione che cercano di lavare la coscienza polacca sul coinvolgimento nell’Olocausto, si intraprendono azioni sconsiderate che favoriscono il sentimento antisemita – tutto questo non è fatto in nostro nome.
Ci sono molte persone, anche oltre noi stessi, persone che pensano come noi e che, guardando a quello che sta succedendo, sono arrabbiate. Possiamo sentire amarezza, possiamo essere tristi, possiamo provare rabbia, ma tutti insieme vogliamo dire: basta con il silenzio e la divisione. Non permetteremo che anni di riconciliazione siano distrutti. Solo la completa verità e la solidarietà possono essere la base della nostra coesistenza.
Verità, perché l’orgoglio verso quei polacchi che eroicamente aiutarono gli ebrei non oscurerà il male che gli ebrei hanno sofferto in Polonia, anche a causa di cittadini del nostro paese. Vogliamo la piena verità sull’Olocausto, per quanto dolorosa possa essere. Il ricordo di milioni di ebrei, cittadini della Polonia, uccisi durante la guerra, ci insegna ad imparare dal passato.
Come negli anni passati, anche oggi si tratta di solidarietà. È solidarietà cercare la verità, solidarietà con i discendenti delle vittime dell’Olocausto, solidarietà con le persone espulse dalle loro case nel 1968, e solidarietà contro l’antisemitismo.
Siamo uniti da più di mille anni di storia comune; gli ebrei sono e sono stati polacchi per centinaia di anni. Hanno creato e continuano a creare il nostro paese comune. L’antisemitismo è anche contro di noi, perché è contro le persone e la libertà di parola.
Queste sono le ragioni per cui noi vogliamo dire forte e chiaro «No all’antisemitismo. No alla falsa rappresentazione della storia».
Questo è il motivo per cui dobbiamo unirci tutti in questo momento particolare intorno alla verità di quei tempi terribili. In modo che non si ripetano mai più. La verità e la solidarietà sono le sole vie attraverso le quali possiamo tornare a percorrere insieme il percorso di riconciliazione di cui entrambi i nostri popoli hanno bisogno.
#solidarityintruth #truthandreconciliation
Info: civicspacewatch.eu/poland-civil-society-calls-for-international-solidarity-against-holocaust-law/