Arci in piazza a Roma per la manifestazione nazionale
ROMA, 08 MARZO 2024 – L’Arci sarà in piazza domani a Roma per la manifestazione nazionale per Gaza, per ribadire che non si può stare a guardare e per
tenere alta l’attenzione su quanto accade nella Striscia, con 2 milioni di persone in trappola, 30.000 morti e 70.000 feriti.
Saremo in piazza perché a Gaza si sta consumando una catastrofe umanitaria senza precedenti, come testimoniato dalla delegazione italiana organizzata da AOI, in collaborazione con Arci e Assopace Palestina, composta da parlamentari, associazioni, ONG, accademici e giornalisti, appena rientrata in Italia dopo aver raggiunto il valico di Rafah.
“Un quadro apocalittico”, così lo hanno descritto le organizzazioni incontrate durante la missione della delegazione: da quelle palestinesi per la difesa dei diritti umani, come Al Mezzan e Palestinian Centre for Human Rights, alle organizzazioni umanitarie internazionali, come MSF ed Oxfam, dalle agenzie delle Nazioni Unite, come OMS, UNRWA e OCHA, alla Mezzaluna Rossa egiziana.
Abbiamo visto migliaia di camion carichi di aiuti umanitari bloccati lungo la strada che porta al valico di Rafah, a cui viene impedito di entrare nella Striscia. Pochissimi quelli che riescono a passare.
La popolazione è allo stremo. Gli aiuti da soli non bastano. Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità per questa catastrofe umanitaria.
Per questi motivi saremo in piazza a Roma.
Per ricordare che la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, che è il tribunale dell’ONU, ha messo Israele sotto inchiesta per genocidio. Ha ordinato a Israele di interrompere lo sterminio della popolazione e la distruzione della città, di garantire l’accesso di tutti gli aiuti e l’assistenza necessaria. E invece Netanyahu continua a preparare l’invasione a Rafah, dove è sfollata in condizioni atroci la maggioranza della popolazione di Gaza.
Fermarlo è per l’Arci un dovere politico, etico e morale.
Saremo in piazza a Roma per ciò che è essenziale:
– fermare il genocidio;
– cessate il fuoco immediato e permanente;
– liberi tutti e tutte;
– fine dell’occupazione;
– autodeterminazione per il popolo palestinese;
– stessi diritti per due popoli.
Per una pace giusta in Medio Oriente. Per fermare la terza guerra mondiale. Per contrastare riarmo, militarismo, razzismo, colonialismo e patriarcato. Per il diritto a manifestare.