Le richieste dell’Alleanza contro la povertà al Governo in occasione della presentazione della Legge di Bilancio. Pubblichiamo l’introduzione del documento
Il 27 settembre, alle 11.30, presso la Sala Nilde Iotti di Palazzo Theodoli Bianchelli, in Piazza del Parlamento a Roma, Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza contro la povertà e il coordinatore scientifico Cristiano Gori illustreranno, alla presenza dell’onorevole Lepri, della Commissione Lavoro, le proposte elaborate in occasione della presentazione della Legge di Bilancio.
L’Alleanza richiede al Governo di compiere scelte decisive per la lotta alla povertà assoluta in Italia. Si chiede, infatti, di dotare il Paese di una misura di contrasto alla povertà assoluta capace di fornire le risposte necessarie a chiunque si trovi in tale condizione. Una misura con le caratteristiche del Reddito d’Inclusione Sociale (Reis), per la cui introduzione ci si è battuti da anni.
Il Reddito d’Inclusione – in vigore dal dicembre 2017 – è il primo intervento nazionale, strutturale, contro la povertà assoluta. La sua introduzione ha rappresentato un risultato di grande portata, dopo decenni di disinteresse della politica nei confronti di chi sta peggio. Per giungervi, l’Alleanza è stata impegnata in un lungo confronto sui contenuti con le forze, di maggioranza ed opposizione, presenti nel precedente Parlamento e con i Governi allora in carica. L’esito è che il disegno del Rei riprende – in parte significativa – quello del Reis. Permangono, tuttavia, rilevanti differenze, riguardanti tanto gli stanziamenti quanto il profilo della misura. Il Rei, infatti, raggiunge solo una quota della popolazione in povertà, i contributi economici erogati sono troppo bassi e le modalità di funzionamento previste a livello locale presentano varie criticità. Numerosi, dunque, sono gli aspetti sui quali agire.
Ecco la sfida per il nuovo Governo. Il Rei rappresenta un importante punto di partenza, ma ora bisogna essere più ambiziosi: si tratta di costruire un nuovo welfare che non lasci indietro nessuno. Si deve, dunque, partire dal Rei per realizzare una riforma in grado di dare una risposta definitiva alla povertà assoluta in Italia.
Una riforma, comunque la si voglia chiamare, che metta in campo un intervento con le caratteristiche del Reis.
Per il contrasto alla povertà, il Governo ha dichiarato l’intenzione di varare il Reddito di Cittadinanza. Vari atti ufficiali e prese di posizione pubbliche in merito, non sempre coerenti tra loro, da parte di componenti dell’attuale maggioranza, si sono susseguiti nel tempo. Tuttavia, al momento, l’Esecutivo non ha ancora comunicato ufficialmente quali interventi voglia – in effetti – realizzare. L’analisi proposta, pertanto, non esamina specifici atti governativi bensì discute alcune opzioni di fondo per il futuro prossimo.
Per leggere il documento completo: www.redditoinclusione.it