Il nuovo dossier di Lunaria
Quella appena trascorsa è un’estate che difficilmente dimenticheremo. Da qualunque lato la si guardi – i comportamenti sociali, il dibattito pubblico le scelte istituzionali – desta preoccupazioni profonde.
Non sono (solo) i numeri a fondare le nostre ansie: 304 casi di discriminazione e di razzismo documentati in sei mesi, 488 dall’inizio dell’anno, sono molti. Ma come sempre colgono solo quello che si è reso visibile e documentabile grazie alle segnalazioni dirette e al monitoraggio dei media. No, non sono i numeri a cui guardiamo. Quello che ci preoccupa di più è altro. Sono le parole e i comportamenti violenti che non raggiungono l’onore delle cronache e non vengono denunciati, ma proliferano in ogni dove. Quello che ci preoccupa è che una bimba Rom di 15 mesi possa essere colpita alla schiena per strada e un lavoratore straniero sia colpito ‘per caso’ mentre lavora. Sono le ‘goliardate’ compiute da minori ai danni dei loro coetanei stranieri. È che lo Stato faccia tutto il possibile per impedire di mettere in salvo delle vite umane. È che chi ripropone il primato degli italiani in un asilo pubblico o per accedere a una casa popolare venga acclamato da un’ampia parte della popolazione. È la separazione dei bambini a scuola nell’ora dei pasti o mentre devono vaccinarsi. È che un ministro della Repubblica possa permettersi anche solo di proporre l’abrogazione della legge Mancino. È che possano agire indisturbati movimenti che si ispirano al fascismo e al neo-nazismo. È il D.L. 113/2018, che cancella il permesso per motivi umanitari, affossa il sistema pubblico di accoglienza e amplia il sistema dei centri di detenzione. È la strumentalizzazione politica dei corpi delle donne violati laddove l’aggressore è un cittadino straniero. E infine, è l’attacco al sistema di accoglienza sferrato con l’arresto di Mimmo Lucano.
Non siamo i soli a essere allarmati. A scendere in campo contro i rischi di un’escalation di discriminazioni, di xenofobia e di razzismo sono stati anche esponenti delle istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica e dall’UNHCR, sino ad arrivare all’Alto commissario Onu per i diritti umani. Persino il Parlamento Europeo invita (tardivamente) i Governi dei paesi membri a mettere al bando le organizzazioni neo-naziste e neo-fasciste. Nel dossier Un’estate all’insegna del razzismo Lunaria racconta tutto questo: i casi di ordinario razzismo, la ricorrenza anomala di violenze fisiche che hanno colpito soprattutto persone nere, le scelte compiute dal Governo a partire dal suo insediamento sino ad arrivare all’approvazione del pessimo Decreto Legge 113/2018 e le discriminazioni istituzionali compiute attraverso delibere comunali o leggi regionali, le cronache giornalistiche piene di enfatizzazioni, stigmatizzazioni e censure.
L’estate è stata però attraversata anche da moltissime iniziative di solidarietà da Nord a Sud. Di fronte alle decisioni sbagliate è possibile ribellarsi contro regole o leggi ingiuste. A queste è dedicato l’ultimo capitolo del dossier disponibile qui: http://www.cronachediordinariorazzismo.org/pubblicazioni/