“È vergognoso che nella riunione odierna del Consiglio Trips sui brevetti, svoltosi presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio, non sia stato possibile assumere una decisione sulla questione cruciale della moratoria dei brevetti dei vaccini per l’opposizione dell’Unione Europea con l’appoggio del Regno Unito, della Svizzera e della Corea del Sud: è noto infatti che le decisioni nell’OMC devono essere assunte all’unanimità e tutto è stato rinviato al Consiglio Generale dell’OMC previsto per il 21 luglio. L’ennesimo rinvio, che rappresenta una tattica dilatoria, che provocherà ancora migliaia di morti, dei quali l’Unione europea e i nostri governi hanno una grande responsabilità”, ha detto Vittorio Agnoletto, coordinatore della Campagna europea Right2Cure#NoprofitOnPandemic.
Come è noto la richiesta di moratoria temporanea dei brevetti dei vaccini è stata avanzata dal mese di ottobre s e reiterata nei giorni scorsi da India e Sudafrica, allargando la richiesta di moratoria anche ai farmaci anti Covid-19 e ai kit diagnostici ed è stata sottoscritta da oltre cento Paesi. Purtroppo questo non è servito a modificare l’atteggiamento di chiusura della UE, così come non sono serviti neanche l’iniziale e generica disponibilità di Stati Uniti e Cina ad accettare la sospensione dei brevetti, né la mobilitazione della società civile in Italia e nel resto del mondo, con centinaia di organizzazioni mobilitate, 170 Premi Nobel e personalità spicco della scena mondiale e non sono servite neanche le parole accorate di Papa Francesco. L‘Unione Europea, sorda ad ogni sollecitazione, ha fatto muro attorno agli interessi di Big Pharma e del settore farmaceutico tedesco
“Illusoria e strumentale appare la posizione della Commissione Europea – sostiene il Comitato italiano Campagna europea Right2Cure#NoprofitOnPandemic – perché formalmente dichiara di voler arrivare alla disponibilità dei vaccini per tutti, ma le proposte che avanza di fatto non modificano lo statu quo di assoluta dipendenza dalle scelte e dalle capacità produttive delle aziende titolari dei brevetti. L’Unione Europea ha gettato definitivamente la maschera. Duole dirlo, ma l’UE costituisce in questo momento il più grave ostacolo alla tutela della salute globale e le speranze delle popolazioni del Sud del mondo sono rivolte alle azioni e alla mobilitazione che le forze sociali e sindacali sapranno organizzare in Europa per modificare le scelte dei propri governanti, ma noi, da parte nostra continueremo con la campagna per la raccolta di un milione di firme”.