Premesso che:
dopo anni di crisi profonda dell’industria discografica, la scena musicale italiana attraversa uno straordinario momento di vitalità, prevalentemente grazie al contributo delle produzioni cosiddette ‘indipendenti’ e ‘dal basso’;
la musica live rappresenta una delle ultime proposte in grado di fare argine all’atomizzazione degli stili di vita dei più giovani, svolgendo un ruolo fondamentale di socializzazione e condivisione fisica di tempo ed emozioni;
i concerti e gli eventi dal vivo sono un patrimonio storico della cultura italiana e mediterranea e si connotano, anche a livello rituale, come esperienze di liberazione, emancipazione dell’individuo, formazione di identità comuni e convivenza pacifica;
attorno agli eventi musicali si raduna l’interesse maggiore, da parte delle giovani generazioni, nei confronti della nostra organizzazione;
anche grazie alla maggiore accessibilità degli strumenti, un numero crescente di giovani donne e uomini si avvicinano alla produzione musicale come principale forma di espressione di sé e relazione con gli altri, indipendentemente dagli aspetti che coinvolgono il mercato e l’industria musicale.
Considerato che:
- in Italia, a differenza di altri Paesi europei, le produzioni artistiche e musicali sono ancora lontane dall’essere ritenute un settore pienamente professionale in grado di generare economia e lavoro e, di conseguenza, di rivendicare diritti e tutele per i propri operatori;
- l’enorme diffusione del lavoro sommerso in ambito artistico e musicale costringe centinaia di migliaia di giovani donne e uomini a una condizione di assenza di garanzie e riconoscimento del proprio operato;
- il no profit e, in particolare, le nostre associazioni rappresentano i primi contesti di incontro tra i nuovi pubblici e nuovi artisti, perseverando in un lavoro di sostegno alle avanguardie che ancora sfugge alle logiche di vendita e profitto;
- l’attività musicale comporta, per tutti gli operatori coinvolti, investimenti economici rilevanti, a livello personale spesso difficili da sostenere;
- anche nel panorama ‘indipendente’ è in atto un processo di razionalizzazione e professionalizzazione delle pratiche, in termini di formazione, sicurezza, amministrazione, etc. che deve essere seguito con attenzione e sostenuto.
Impegna:
- la Presidenza nazionale a proseguire l’impegno di lavoro sulla musica avviato con Arci ReAL con una particolare attenzione alle produzioni musicali dal vivo e non, coinvolgendo i rappresentanti dei circoli interessati, con l’obiettivo di scambiare buone pratiche, creare percorsi di formazione e auto-formazione, innalzare il livello di professionalità delle produzioni di Arci in questo ambito;
- la Presidenza nazionale a proseguire l’impegno, presso ogni sede istituzionale, di proposte di legge attraverso le quali gli operatori della musica, in ambito no profit, possano godere di esenzioni fiscali pari a quelle degli educatori sportivi nell’ambito dell’associazionismo sportivo dilettantistico;
- promuovere una proposta di modifica della normativa sul diritto d’autore di cui alla L. n. 633/1941 e ss.mm. a partire da una piena attuazione della Direttiva UE 2014/26 per garantire la gratuità dell’offerta culturale inerente l’utilizzo di opere di carattere creativo di cui all’art.2575 c.c., coperte dal diritto d’autore e dai diritti connessi da concedere a titolo gratuito nell’ambito delle attività promosse dagli ETS e dagli enti senza scopo di lucro;
- promuovere una proposta di modifica della normativa sul sistema radiotelevisivo pubblico e privato di cui alla L. 223/1990 per garantire la gratuità dell’offerta culturale attraverso l’utilizzo degli strumenti radiotelevisivi da concedere a titolo gratuito nell’ambito delle attività promosse dagli ETS e dagli enti senza scopo di lucro;
- la Presidenza nazionale a farsi al più presto protagonista di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei beneficiari di questa proposta, nel tentativo di dare rappresentanza a una condizione nella quale versa un numero rilevante di soci;
- la Presidenza nazionale e regionale ad aprire al più presto una riflessione sulla possibilità di incoraggiare le realtà medio-piccole di produzione musicale a costituirsi Associazioni di Promozione Sociale o Enti di Terzo Settore, offrendo loro supporto specifico, occasioni di mutualismo e networking;
- la Presidenza nazionale ad aprire al più presto una riflessione sulla possibilità di presentare una proposta diffusa alle scuole pubbliche italiane di formazione professionale e culturale incentrata sul mondo della produzione musicale, anche inserendosi all’interno del discusso settore dell’alternanza scuola-lavoro’. Anche aprendo, nel merito, un confronto ed un lavoro di concerto con le organizzazioni di rappresentanza degli studenti.